E' ancora emergenza rifiuti a Marsala, il problema è ancora l'organico che continua a non essere ritirato dalle case dei marsalesi.
L'emergenza è diventata drammatica, con seri pericoli per la salute pubblica. In più, la locale Sicilfert resta chiusa e non sono reperibili altri impianti che, autorizzati dalla Regione, possano ricevere l'umido. Una situazione questa che, nonostante i ripetuti incontri del sindaco Alberto Di Girolamo con le Autorità regionali, non ha ancora trovato soluzione.
“Assieme ad altri colleghi – afferma il sindaco Di Girolamo - ho sollecitato l'adozione di provvedimenti urgenti per risolvere il grave problema dello smaltimento dell'organico, ma nulla è stato ancora fatto. I cittadini non possono essere ulteriormente penalizzati e, quindi, mi assumo io la responsabilità perchè la situazione - dal punto di vista igienicosanitario e ambientale - può precipitare da un momento all'altro. Da oggi, pertanto, riprenderà il servizio di raccolta dell'organico che sarà smaltito tramite la Sicilfert”. Dalle parole del sindaco Alberto Di Girolamo emerge tutta la gravità del problema “smaltimento organico” che ha comportato l'adozione di un'Ordinanza sindacale urgente, che assicura ai cittadini il ritiro dell'organico a domicilio. Si tratta di un provvedimento in deroga, che ha i caratteri della eccezionalità e della provvisorietà, tenuto conto della drammatica situazione in cui si trova il territorio comunale sul fronte della raccolta dell'umido e stante l'impossibilità a reperire un impianto disponibile a riceverlo. Nel caso specifico, infatti, la legge consente ai sindaci – in mancanza di strumenti ordinari idonei ad affrontare l'emergenza - di intervenire con immediatezza. Pertanto, al fine di tutelare la salute pubblica e l'ambiente, l'Ordinanza del sindaco Di Girolamo - acquisito il parere dell'Asp ed oggettivamente motivata ai sensi di legge - autorizza la Sicilfert a ricevere l'organico prodotto in città per il periodo di dieci giorni, a decorre da oggi.