Libri scolastici molto cari per le famiglie siciliane. Manca poco più di un mese all'inizio del nuovo anno scolastico e gli acquisti sono già iniziati. La spesa più grossa, come di consueto per le famiglie è quella dei libri di testo e dei dizionari. Specialmente se ci si affaccia ad un nuovo segmento scolastico: la prima media o il primo anno del liceo, dell’istituto tecnico e dell’istituto professionale. Quanto spenderanno quest’anno mamme e papà per assicurare ai figli i libri scelti dai docenti? Le soglie di spesa massima stabilite dal ministero dell’Istruzione sono sempre rispettate? Per la prima volta, il ministero dell’Istruzione ha pubblicato tutti i dati delle adozioni dell’anno 2018-2019.
E, attraverso questi, è facile prevedere quale cifra dovranno mettere in bilancio le famiglie siciliane per affrontare il nuovo anno che si presenta dispendioso anche per i ragazzini che passano dalla primaria alla scuola media. Conteggiando infatti tutti i testi della lista (nessuno escluso), in Sici-lia sette classi su dieci di prima media hanno sforato il tetto massimo previsto dalla normativa vigente: 294 euro. E il 17 per cento è andato oltre la maggiorazione del 10 percento tollerata dalla norma.
Per rientrare entro il limiti, spesso, si ricorre all’escamotage dei testi consigliati. Ma se poi questi vengono utilizzati dall’insegnante per le esercitazioni o per lo studio di alcuni argomenti diventa difficile per le famiglie non acquistarli. La spesa si incrementa al liceo, dove incidono i vocabolari di Latino e Greco. Al primo anno del ginnasio (ora si chiama liceo classico) occorrerà mettere in conto una spesa di 523 euro, che diventa 370 se ci si limita ad acquistare solo il minimo indispensabile. Discorso simile allo scientifico: 435 euro per venire in possesso del pacchetto completo, 363 per la dotazione minima. In una prima di istituto tecnico, settore economico, si sborseranno in media 315 euro ma in alcuni casi si superano anche i 400 euro. Spesa di poco superiore ai300 euro invece per le prime degli istituti professionali.
In qualche scuola provano a fronteggiare il caro-libri attraverso il comodato d’uso ma non sembra, almeno nell’Isola, una pratica troppo diffusa.
Per l'anno scolastico 2019/2020, le famiglie siciliane con basso reddito potranno beneficiare della fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo. L'intervento è destinato agli studenti delle scuole medie e degli istituti superiori, statali e paritari, il cui nucleo familiare presenta un indicatore Isee pari o inferiore a 10 mila euro. Le famiglie, fanno sapere dalla Regione, potranno fare richiesta del buono libri direttamente all'Istituto scolastico in cui risultano iscritti i propri figli entro e non oltre il 30 settembre. Sarà poi cura delle scuole, entro il successivo 31 ottobre, darne comunicazione ai Comuni che, a loro volta ed entro il mese di novembre 2019, provvederanno a raccordarsi con l'assessorato dell'Istruzione e della Formazione professionale al quale competerà l'erogazione definitiva dei contributi.
«Come già avvenuto lo scorso anno, ma anticipando i tempi per rispondere alle richieste di molti genitori - spiega l'assessore all'Istruzione, Roberto Lagalla - continuiamo a contribuire all'incessante e gravoso impegno delle famiglie meno agiate nel percorso educativo e formativo dei loro figli. L'istruzione è un diritto ma spesso la sua garanzia comporta notevoli sacrifici da parte di molte famiglie ed a loro va certamente dedicata una particolare attenzione per garantire il sostegno necessario. Questa è la direzione intrapresa dal governo Musumeci, verso la quale stiamo orientando le azioni finalizzate al miglioramento dei servizi e, in generale, della qualità del sistema d'istruzione regionale».