L'emergenza rifiuti in Sicilia, come in tutti i comuni della provincia di Trapani, sta scatenando anche molte polemiche sul fronte politico. E tra dichiarazioni e repliche, attacchi contro il governo Musumeci, definiti dai sostenitori del governatore solo propaganda, il clima sta diventando abbastanza acceso. Sui disagi che si stanno vivendo in provincia di Trapani per ciò che riguarda i rifiuti, c'è l'intervento della coordinatrice provinciale di Diventerà Bellissima Giulia Ferro.
“Mazara, Erice, Marsala e altri comuni del trapanese sono purtroppo in emergenza rifiuti. Storia antica che ha radici allignate in tempi che ormai si possono definire lontani e le cui responsabilità ricadono su amministratori del passato, alcuni, per fortuna, ormai in “quiescenza”. Non mancano speculazioni di basso profilo elettoralistico. Propagande con contenuti di sola tempra accusatoria senza nessun rispetto della verità e dei personaggi che si tirano in ballo i sindaci, come tutti noi, sono preoccupati. Come di dovere cercano soluzioni … ma ciò non deve dispensarli dall’essere obiettivi e dire le cose come stanno. Il primo elemento di spregiudicata bugia va additato al sindaco di Erice Daniela Toscano, la quale attribuisce al Presidente della Regione Nello Musumeci la colpa. E non è la prima volta che da quella “parte politica” approfittando della buona fede di chi non sa la verità, che butta strali contro Musumeci. Gli sfugge, o non sa, la Toscano che l’imposizione del 65% di raccolta differenziata l’ha imposto l’Unione Europea, e per questo che Crocetta, Presidente in rappresentanza del suo alveo politico, ha avuto a suo tempo problemi. Musumeci ha dunque ereditato l’emergenza rifiuti. E soprattutto con l’assessore regionale all’Energia e Servizi di pubblica utilità Alberto Pierobon , di concerto con tutti gli altri componenti della Governo regionale sta cercando di affrontarla con le armi della programmazione e dell’impiego razionale delle risorse disponibili. Tra l’altro, in una dichiarazione riportata stamattina su TP24, si legge che l’assessore regionale Pierobon è fiducioso nella normalizzazione".
Il problema del conferimento dell’organico è legato alla contemporanea chiusura di alcuni dei più grandi impianti di trattamento della Sicilia. La situazione è transitoria ed è già in miglioramento. Nel giro di un paio di giorni circa dovrebbe tornare tutto alla normalità”. Lo afferma l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, commentando i disagi che si sono registrati "C'è stata una escalation di episodi - dice Pierobon - a volte anomali e su cui vogliamo fare luce, che hanno ridotto la capacità di trattamento dell'organico nell'Isola rispetto al fabbisogno. Per quanto riguarda la provincia trapanese – prosegue l’assessore – i maggiori disagi sono legati alla chiusura da diversi mesi dell’impianto Sicilfert a causa di un provvedimento giudiziario. La struttura, dopo essere ripartita alcuni giorni fa, ha dovuto nuovamente sospendere le attività in seguito ad alcune prescrizioni dell’Arpa. Abbiamo incontrato i sindaci e valutato tutte le soluzioni possibili per superare questa fase. Un’ordinanza degli amministratori locali sin da oggi ha consentito di riprendere il conferimento nelle more che vengano rispettate le prescrizioni. Allo stesso tempo, per consentire di ripulire le strade nel periodo estivo, il dipartimento Acque e rifiuti aumenterà la quantità di rifiuti autorizzati ai Comuni da portare in discarica. In settimana riaprirà gradualmente l’impianto Raco dove conferiscono al momento numerosi Comuni. L’assessorato e il dipartimento hanno inoltre lavorato al fianco di prefetti, Arpa e Asp per consentire di trovare altre soluzioni immediate per potenziare ulteriormente il trattamento dell’organico. A questi interventi immediati – conclude Pierobon – si aggiungono quelli di medio e lungo termine che abbiamo già messo in atto. A cominciare dalla riapertura del Polo tecnologico di Castelvetrano, su cui stiamo lavorando in team e confidiamo a breve di poter dare buone notizie. Senza dimenticare gli oltre 150 milioni di euro stanziati per finanziare nuovi impianti pubblici di trattamento dell’umido per i quali abbiamo già ricevuto i primi progetti esecutivi”.