Auto danneggiate, così come i tetti e le tende dei balconi delle case di Isola Sacra, vicino a Fiumicino. Senza contare un passante lievemente ustionato. Ma il bilancio poteva essere decisamente peggiore: solo qualche istante in più di volo e dalle schegge incandescenti sarebbe stato interessato il centro della cittadina. O le spiagge affollate sul litorale romano. Vista da questa prospettiva, dunque, si è trattato di un incidente «fortunato»: a parte i danni, nessuna vittima.
Rimangono, ovviamente, i minuti di puro terrore vissuto nelle case e nei giardini di Isola Sacra: è una bella giornata estiva, il silenzio è rotto solamente dal rombo dei motori degli aerei che atterrano e decollano nell’aeroporto poco distante, quando ecco la pioggia di frammenti metallici incandescenti che precipitano a terra da circa 400 metri d’altezza. Lassù, infatti, è appena imploso il motore sinistro di un Boeing 787 della Norwegian Airlines, decollato pochi minuti prima dall’aeroporto Leonardo Da Vinci, con 298 passeggeri diretti a Los Angeles. L’allarme, a bordo come a terra, scatta immediatamente. Sono le 16.20 quando mezzi di soccorso accorrono sia sulla pista sia a Isola Sacra, dove gli abitanti vengono inevitabilmente colti di sorpresa dai pezzi di metallo. È una pioggia di detriti incandescenti: sfondano i finestrini delle auto in sosta, colpiscono le tegole in cima agli edifici. Il pilota dell’aereo dichiara l’atterraggio di emergenza e dopo aver scaricato in mare il carburante rientra a Fiumicino per accertamenti tecnici.