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18/08/2019 06:00:00

Trapani, la costa malata. Tra rifiuti, liquami ed erosione

13:50 - Rientra il valore limite di tossicità delle alghe. C'è un aggiornamento, infatti, riguardo alla presenza di alghe tossiche sul litorale trapanese e in particolare  nella zona di San Guliano ad Erice. Il sindaco Daniela Toscano con una nota stampa comunica che l’ARPA ha fatto sapere che nel campione di acqua di mare prelevato lo scorso 6 agosto proprio San Giuliano (punto di prelievo Lat. N. 38°02’34.03” – Long. E 12°32’28.36”), la concentrazione di alga “Ostreopsis Ovata” è risultata inferiore al valore limite di 30.000 cell/L indicato nelle linee guida Istisan 2019 (valore rilevato pari ad 5.772 ± 1.004 cell/L). I prelievi dello scorso 29 luglio effettuati dall'ARPA avevano accertato che i valori erano risultati superiori a quelli limite.

06:00 - Che succede a Trapani e in particolare alla sua costa. E’ proprio il caso di porsi questa domanda, visto quello che accade su diversi fronti, come quello dei rifiuti che vengono abbandonati indiscriminatamente vicino alla spiaggia e al mare. Questo assieme al problema dell'erosione e dei liquami ne fanno una costa malata. 

Per quel che riguarda i rifiuti, portiamo l'esempio della discarica in cui si è imbattutto Gioacchino, un cittadino trapanese, che ha trovato di tutto nei pressi della spiaggia vicino all’Ex Migliore. Dal televisore al climatizzatore, dal paraurti dell'auto alle bottglie in vetro e tantissima plastica. Una vera brutalità nei confronti di un luogo che, invece, dovrebbe essere salvaguardato e tenuto alla perfezione, dato che nei pressi di una delle spiagge più belle e frequentate di Trapani. 

Ma i problemi della costa trapanese non finiscono qui. Da tempo a causa dei problemi alla rete fognaria e dei liquami che finiscono in mare sono diverse le ordinanze che hanno imposto il divieto di balneazione. Al problema dei liquami si è aggiunto quello della micro alga tossica. L’Ostreopsis ovata, la microalga marina che dopo Genova e la Toscana ha toccato la costa trapanese. L’ultima ordinanza è di appena una settimana fa al lungomare al lungomare Dante Alighieri nel tratto dell'ex hotel Cavallino Bianco dove l'Arpa ha eseguito i prelievi dei campioni di acqua.

Dalle analisi, infatti, è stata riscontrata una concentrazione di Ostreopsis Ovata superiore al valore limite consentito. Da qui, è scaturito il divieto emesso dall'Amministrazione a tutela della salute pubblica.

Il divieto si estende a 150 metri a monte dell'ex Cavallino Bianco e a 150 metri a valle. Insomma, trecento metri di costa è stata interdetta alla balneazione. Tra i sintomi che può causare il “mal d’alga” vi sono: irritazione alle mucose respiratorie, tosse, bruciori agli occhi (equiparabile ad una sorte di congiuntivite). Tutti questi sintomi non sono causati da contatto ma dall'inalazione delle microparticelle contenenti l’alga. Nei soggetti già affetti da difficoltà respiratorie si può arrivare alla tosse, respiro sibilante, broncospasmo con moderata dispnea. Febbre nei casi, rarissimi, più gravi. Tuttavia la sindrome che essa genera è da considerare completamente benigna.

Altro problema del quale si è discusso in un recente convengo all’inizio dell’estate è quello dell’erosione della costa. Sono 25 i metri di costa in erosione negli ultimi 50 anni, che “grazie” alla mano dell’uomo e all’urbanizzazione ha portato a snaturare il litorale di Trapani, con un peggioramento della qualità della vita ma anche una ricaduta negativa dal punto di vista economico e dello sviluppo della città. 

Insomma tanti i problemi sul litorale trapanese che si ripercuotono, di certo, sulla qualità del territorio cittadino e su quello che può dare e in questo caso toglie al turismo, ai turisti e all'economia della città.