Giovanni Maria Picone è tornato in libertà anche se con l'obbligo di dimora nel comune di Trapani disposto dal gip.
Il responsabile dell'area sud di Energetikambiente torna in libertà dopo che era finito ai domiciliari il 16 maggio scorso assieme a Benedetto Cottone, capo cantiere del centro di raccolta di Alcamo della società.
Per entrambi l'accusa è di traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale. L'inchiesta dei Carabinieri del Centro Anticrimine di Palermo avrebbe appurato il sistematico sversamento dei liquami prodotti dai rifiuti organici in un terreno di Partinico utilizzato dalla società come autoparco. Sarebbero stati dispersi lì anche i residui dello spazzamento delle strade procurando all'azienda un vantaggio nell'abbattimento dei costi di smaltimento. Per Picone era stato chiesto un limite di orari alla libera circolazione che però il giudice per le indagini preliminari non ha accolto.