Inizia la fase due del reddito di cittadinanza. I navigator sono al completo e tranne la Campania, le regioni hanno firmato le intese e dal 2 settembre partiranno le convocazioni per iniziare il percorso per la ricerca di un'occupazione.
Se si firma il Patto per il Lavoro e non si accetteranno le offerte che verranno individuate nei prossimi mesi, si rischia di perdere il beneficio.
E’ questo la parte più importante dell'intero meccanismo del reddito di cittadinanza, che dovrebbe permettere a chi non ha un lavoro di avviarsi verso l'occupazione. La convocazione in realtà arriva in ritardo, molto ritardo, visto che doveva essere fatta nei 30 giorni successivi all’arrivo del reddito. Ma, come già preventivato era oggettivamente impossibile che la procedura si potesse chiudere prima.
Il Patto per il Lavoro servirà ad identificare le competenze e prevede che debba essere accettata almeno una delle tre offerte di lavoro congrue che verranno avanzate. La "coerenza" segue tre principi: la coerenza tra l’offerta di lavoro e le competenze, la distanza dal domicilio, la durata dello stato di disoccupazione. Così nei primi 12 mesi di fruizione del 'reddito di cittadinanzà sarà congrua la prima offerta se entro 100 chilometri di distanza dalla residenza (o comunque raggiungibile con un massimo di 100 minuti con i mezzi pubblici), la seconda entro i 250 chilometri e la terza sull'intero territorio italiano. Dopo 12 mesi anche per la prima offerta la congruità è riconosciuta se si è entro i 250 chilometri.