Il consigliere e vicepresidente del consiglio comunale di Marsala, Arturo Galfano, ha presentato una interrogazione con la quale chiede che fine abbiano fatto i lavori già deliberati dal consiglio comunale e inseriti in diversi piani triennali delle opere pubbliche, chiedendo di avere risposta entro trenta giorni.
Ecco le diverse opere indicate dal consigliere Galfano e mai iniziate dall'amministrazione: Spiaggia di Salinella, la spiaggia di città, deliberata nel piano triennale OO.PP. del 2016 e poi nel 2017 e ribadita ancora nel DUP 2019, per un importo di 40.000 euro; copertura delle fortificazioni di Porta Mazara, Piano triennale OO.PP. del 2018 per un importo di 5.000 euro; manutenzione delle Edicole Votive, piano triennale OO.PP. 2018 per un importo di 15.000 euro. "La Soprintendenza dei BB.CC. di Trapani per la progettazione di questo lavoro il 13 giugno scorso
ha prodotto un protocollo d’intesa, che da due mesi attende di essere firmato dal Sindaco - scrive Galfano -"; acquisizione gratuita del Fossato Punico, emendamento al DUP 2018; pulizia e restauro delle fontane dell’atrio del Comune e di Piazza del Purgatorio, bilancio 2018 per un importo di 20.000 euro; acquisizione gratuita del Carcere Mandamentale di Piazza Castello, emendamento al DUP 2019; Realizzazione scala di accesso terrazza sopra Porta Garibaldi, piano triennale OO.PP. 2019 per un importo di 20.000 euro; recupero e fruizione mosaici del Teatro impero, piano triennale OO.PP. 2019 per un importo di 20.000 euro; messa in sicurezza ex chiesa di San Michele piano triennale OO.PP. 2019 per un importo di 25.000 euro. Per rendere fruibile l’area recuperata l’anno scorso con il restauro dei portali.
Galfano, inoltre, ha presentato una mozione con la quale chiede di intestare una via o una piazza a monsignor Antonio Lombardo, arciprete di Marsala, vescovo di Mazara e di Agrigento e arcivescovo di Messina, l'alto prelato nato a Marsala nel 1524 e morto nel 1595.
Galfano ha ricordato la figura di monsignor Lombardo che donò alla città gli otto arazzi fiamminghi che rappresentano la presa di Gerusalemme da parte dei romani, e donò alla Matrice i paramenti sacri intessuti in seta ricamati in oro e contribuì alla realizzazione del Collegio dei Gesuiti.
Le spoglie del vescovo marsalese furono traslate dalla città di Messina, dove risiedeva quando morì, alla Chiesa Madre di Marsala nel 1596 e
inumate nel sarcofago posto nel transetto destro. La richiesta di Galfano, dunque, è quella di intestare una via o una piazza del centro storico al vescovo Antonio Lombardo e Galfano assieme alla richiesta suggerisce anche il luogo: il largo lungo la parete destra della chiesa del
Collegio dei Gesuiti, visto che dentro la stessa chiesa saranno ospitati gli arazzi fiamminghi che il vescovo donò alla città.