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03/09/2019 06:00:00

I fondi Ue che la Sicilia rischia di perdere. I sindaci: "Sappiamo noi come spenderli"

 La Regione Siciliana ha difficoltà, e a volte combina dei guai, nel gestire i fondi europei che arrivano, copiosi, da Bruxelles.

Così tante difficoltà che i progetti restano nei cassetti con il rischio di dover restituire i soldi indietro. Allora un gruppo di sindaci dell'isola ha scritto all'assessorato all'Energia e ha chiesto di finanziare i progetti di illuminazione pubblica subito realizzabili ma al momento esclusi dalla graduatoria. Come dire “se non sapete come spendere questi soldi, ci pensiamo noi”.


Nelle scorse settimane hanno fatto scalpore un paio di notizie che riguardano quanto succede alla Regione.


Tra tutte la decisione di Bruxelles di sospendere l'erogazione di una parte dei fondi europei per la Sicilia. Un documento, che pesa come un macigno perchè apre un precedente rischioso, in cui si accusa la Regione di aver forzato le procedure per aumentare i livelli di spesa degli ultimi mesi. Procedure avviate da Palermo per evitare di perdere finanziamenti europei destinati alla Sicilia e rimasti inutilizzati.


Si parla di circa 10 milioni di euro stoppati da Bruxelles, non proprio una cifra enorme rispetto a quanto arriva ogni anno in Sicilia dall’UE. Fondi che riguardano le spese certificate nei primi sei mesi dell’anno. Ma è un precedente pericoloso per il Governo Musumeci che entro la fine dell’anno dovrebbe spendere circa 400 milioni di euro, pena la restituzione delle somme.


In questa vicenda sotto accusa sono finiti i dirigenti regionali. Non ci hanno fatto una bella figura, eppure hanno comunque quasi tutti ricevuto i premi di produzione con valutazioni da primi della classe.


E proprio su quei circa 400 milioni di euro che Palermo rischia di dover restituire a Bruxelles, 83 sindaci siciliani hanno lanciato l'appello a dipartimento energia chiedendo di potere realizzare interventi sull'efficientamento energetico. Appello firmato da primi cittadini di comuni di piccole e grandi dimensioni, tra questi c'è anche il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo.


Tutto nasce da un bando pubblicato nei mesi scorsi dal dipartimento Energia guidato da Tuccio D'Urso che prevedeva l'utilizzo di fondi europei per “l'adozione di nuove soluzioni tecnologiche per ridurre i consumi pubblici”. Una misura molto attesa, solo che la somma messa a disposizione era di 72 milioni di euro, che servono a finanziare solo 60 progetti di altrettanti Comuni. A Palermo però erano arrivate le richieste di 143 amministrazioni comunali. Dalla graduatoria restano fuori 83 Comuni, e per soddisfare queste altre richieste di finanziamento e scorrere la graduatoria servirebbero altri 110 milioni di euro. Da qui arriva l'appello dei primi cittadini per utilizzare le somme, scorrere la graduatoria e realizzare progetti già messi nero su bianco.


Una proposta, quella dei sindaci, che viene in soccorso alla Regione che entro il 31 dicembre deve spendere 400 milioni di euro bloccati nei vari assessorati per problemi burocratici.


Primo firmatario dell'appello è il sindaco di Ventimiglia di Sicilia, Antonio Rini, che ha parlato di progetti per sostituire tutta l'attuale rete di illuminazione “passando alle luci a Led e risparmiando così soldi pubblici sui consumi. In più i pali della luce potrebbero essere utilizzati, attraverso la sistemazione di pannelli digitali, per le comunicazioni dell'amministrazione su scadenze e nuove iniziative». È previsto anche un nuovo sistema automatico di lettura dei contatori”.


L'assessorato ci sta pensando
, Musumeci potrebbe avere la sua ciambella di salvataggio nei Comuni. Per scorrere la graduatoria serve proprio un decreto del presidente della Regione a cui i sindaci hanno rivolto l'appello.