Una sinergia perfetta che apre nuovi orizzonti per la sanità siciliana, evitando il trasferimento dei pazienti da un ospedale all'altro.
Ieri a Trapani è stato eseguito un intervento chirurgico di protesi inversa di spalla su un paziente di 75 anni che aveva riportato una grave frattura.
Grazie alla collaborazione tra l'Unità operativa complessa di ortopedia del Sant'Antonio Abate, diretta da Carlo Sugameli e l'Unità operativa complessa di ortopedia dell'ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento, diretta da Rosario Lupo, l'operazione è stata eseguita a Trapani, scongiurando quella che viene definita "migrazione sanitaria", ossia lo spostamento del paziente da una struttura all'altra.
"E' l'inizio - dichiara Carlo Sugameli - di un processo di collaborazione tra le due Unità Operative Complesse che permetterà ai cittadini trapanesi di risolvere tutte le patologie della spalla evitando di spostarsi dalla città. In particolare- spiega il medico - è stata impiantata una protesi inversa di spalla che permetterà al paziente un precoce recupero della funzione".