Prima visita ufficiale in Sicilia del neo ministro per li Sud, Giuseppe Provenzano.
Ecco come racconta la sua giornata lo stesso Provenzano: "Sono stato in Sicilia, per la mia prima visita ufficiale da Ministro per il Sud e la coesione territoriale. Sono stato in uno dei luoghi più preziosi della Repubblica: la nostra scuola. All’Istituto Piersanti Mattarella di Palermo mi sono confrontato con gli insegnanti e i ragazzi, trovando – seppur tra le mille difficoltà di ogni giorno – tanta voglia di futuro e speranza. La giovane dirigente mi ha detto: “Noi non ci rassegniamo”. Ecco, è l’appello perfetto per il Sud e l’Italia. L’abbiamo scritto nel programma ma è bene ribadirlo ogni giorno: per questo governo la scuola, soprattutto quella primaria e dell’infanzia, è una priorità assoluta. Ma la formazione non finisce tra i banchi, la scuola non può essere lasciata sola: per questo ho incontrato la Comunità Tau, per farmi raccontare la loro innovativa esperienza cultura e per ricordare che non viviamo una vita solitaria o a compartimenti stagni. Infine, dopo un pranzo speciale, gli incontri istituzionali. Ho iniziato con Leoluca Orlando, il sindaco di Palermo una città che tra tanti problemi in questi ultimi anni sta sperimentando un nuovo umanesimo mediterraneo. L’ho voluto incontrare anche nella sua veste di presidente dell’ANCI Sicilia. Ai tanti amministratori che in queste ore mi hanno contattato vorrei dire: non siete soli. Questo governo avvierà un dialogo del tutto nuovo con i sindaci, soprattutto dei piccoli comuni e delle aree interne, al Sud come al Nord. Al Comune ho voluto vedere una delegazione dei lavoratori di Almaviva. Il mio primo atto politico è stato, con il Ministro del lavoro Nunzia Catalfo, chiedere con urgenza la ripresa del tavolo di crisi per scongiurare i licenziamenti e offrire un futuro al settore".
Nel pomeriggio, l'incontro con Musumeci, nel salone degli Specchi di Palazzo d’Orleans. L’incontro - al quale hanno partecipato anche gli assessori all’Economia Gaetano Armao, alla Funzione pubblica Bernadette Grasso, alla Salute Ruggero Razza, al Territorio Toto Cordaro e il segretario generale della presidenza della Regione Maria Mattarella – è durato circa un’ora ed è coinciso con la prima “uscita” pubblica di Provenzano da componente del nuovo esecutivo nazionale. Al termine, nella Sala delle Colonne, il governatore e il ministro hanno incontrato i giornalisti.
«Confidiamo - ha evidenziato Musumeci - in un rapporto di leale, serena e proficua collaborazione col governo Conte e col ministro Provenzano, anche in relazione all’importante delega affidatagli che è quella del Mezzogiorno. Con il ministro avremo modo, già nei prossimi giorni, di fissare un calendario d’incontri e di lavori. Le esigenze prioritarie sono un grande Piano straordinario per il Mezzogiorno, uno snellimento delle procedure per la certificazione dei Fondi europei, tenuto conto dei lacci e laccioli delle normative europee e della nota carenza di funzionari nei dipartimenti regionali. Le Zes saranno poi un’altra occasione per rinvigorire il tessuto imprenditoriale in Sicilia. Abbiamo poi affrontato – ha aggiunto il presidente - il tema della fiscalità di vantaggio e dell’eterna realizzazione dell’autostrada Catania-Ragusa, che rimane ancora in bilico tra una soluzione tutta pubblica e una con l’intervento dei privati. Inutile dire che sulle infrastrutture stiamo facendo il possibile, ma siamo convinti che al Mezzogiorno d’Italia, per recuperare il divario Nord-Sud, serva una riforma anticiclica, con brevi e medie scadenze. Per fare questo occorre una norma nazionale che ci consenta di derogare e accelerare la spesa consentendo di aprire quanti più cantieri e dando ossigeno alle attività imprenditoriali».