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21/09/2019 13:37:00

Giovane di Pantelleria condannato per lesioni e minacce alla ex compagna

Cinque mesi di reclusione sono stati inflitti dal giudice monocratico di Marsala Matteo Giacalone a un 26enne pantesco, Giuseppe Salvatore Culoma, condannato per lesioni volontarie e minacce all’ex compagna: D.P., di 24 anni.

Il giudice ha disposto anche un risarcimento danni in favore della vittima, costituitasi parte civile con l’assistenza dell’avvocato Gaetano Di Bartolo.

L’imputato condannato, difeso da Fabio D’Anna, era stato rinviato a giudizio per “atti persecutori” (stalking), ma alla fine del processo, sulla base di quanto emerso in dibattimento, il reato inizialmente contestato è stato riqualificato in lesioni e minacce.

Per l’imputato il pm aveva chiesto nove mesi. L’indagine sul caso è stata svolta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura, nei cui uffici, ai primi di giugno 2016, fu presentata la denuncia. A seguito della querela e dei successivi accertamenti investigativi, a fine settembre dello stesso anno le Fiamme Gialle dell’isola notificarono a Culoma il divieto di avvicinamento all’ex convivente emessa dal Gip Francesco Parrinello. A chiedere la misura cautelare - revocata alcuni mesi dopo a seguito della cessazione delle condotte vessatorie - fu il sostituto procuratore Silvia Facciotti, sul cui tavolo arrivò l’esposto presentato da D.P., che denunciò una serie di molestie, minacce e aggressioni da parte dell’ex compagno dopo l’interruzione della relazione sentimentale. Agli occhi degli investigatori si è presentato il classico caso di un uomo che, non accettando di essere stato lasciato dalla propria donna, pone in essere una serie di comportamenti (molestie, minacce, appostamenti, pedinamenti, centinaia di telefonate/sms) che portano all’esasperazione l’ex “fiamma”. Nel caso di Culoma, inoltre, secondo l’accusa, ad opera, per altro, di un soggetto che sarebbe stato dedito, pare, all’abuso di sostanze alcoliche. E che, forse anche per questo, avrebbe aggredito e offeso l’ex compagna pubblicamente.