Anche l'ex questore di Trapani, Carmine Esposito, attualmente questore a Roma, è indagato nell'ambito dell'inchiesta sul "sistema Montante". Lo rivela Il Fatto Quotidiano, oggi in edicola. La Procura di Palermo indaga su una presunta rivelazione di segreto compiuta da Esposito nel 2014 quando era questore di Trapani. La vicenda (già emersa nel provvedimento di arresto del Gip di Caltanissetta contro Antonello Montante del maggio 2018) è ancora tutta da chiarire e riscontrare. Per questa ragione il pm di Palermo Giovanni Antoci, dopo avere ricevuto la notizia di reato dai colleghi d Caltanissetta, ha iscritto alla fine del 2018 il questore Carmine Esposito per rivelazione di segreto e nei giorni scorsi ha sentito alcuni testimoni.
Nel 2015 nel corso delle indagini sull’allora presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante, gli investigatori si concentrano sui rapporti con il fratello del questore: l’allora direttore dei servizi segreti Aisi, il generale Arturo Esposito.
Poi nel febbraio 2016 l’imprenditore Pietro Di Vincenzo, già presidente degli industriali della Sicilia, in pessimi rapporti con Montante, racconta ai magistrati di essere a conoscenza di un episodio riferitogli da un amico imprenditore del settore costruzioni: Davide Tedesco. L’amico di Di Vincenzo aveva pranzato il 1° aprile 2014 al ristorante Charme di Palermo e aveva origliato una chiacchierata di Montante con il questore dal tavolo vicino: “Ebbe modo di udire i due discutere di un sequestro di prevenzione che doveva essere applicato nei confronti di Pietro Funaro, imprenditore del Trapanese”.
La notizia della misura contro Funaro però sarà data dall’Ansa solo 4 mesi dopo, il 5 agosto del 2018. Nel lancio l’agenzia precisa che il sequestro è stato emesso “su proposta del questore”.
L’imprenditore Tedesco, convocato a stretto giro nel 2016, conferma e offre altri particolari. Da qui l'indagine che coinvolge, per rivelazione di segreto d'ufficio, l'attuale questore di Roma.