Non è finito settembre, fa ancora abbastanza caldo, eppure è stato isolato il primo virus influenzale in Italia: lo hanno trovato i ricercatori di Parma in una bambina di sei anni. Si tratta di un virus B, uno dei quattro che circoleranno nella prossima stagione, non uno dei peggiori, comunque. Questa notizia ci potrebbe far ipotizzare un anticipo anche dell’epidemia, ma tutto dipenderà dalle condizioni meteorologiche, perché l’innesco del contagio, nella classica epidemia stagionale, è favorito dal freddo, persistente. Quello che di solito si presenta da Natale in poi. Ma questo «anomalo» isolamento manda un messaggio chiaro: è bene vaccinarsi il prima possibile contro l’influenza.
I rimedi
I programmi vaccinali partono dalla metà di ottobre e molti procrastinano la vaccinazione («tanto c’è tempo!») ma quest’anno sarebbe bene non ritardare. «I virus in circolazione nella prossima stagione saranno quattro — commenta Matteo Bassetti, neo-eletto presidente Sita, la Società italiana di terapia antinfettiva e ordinario di Malattie infettive all’università di Udine, in trasferimento all’università di Genova —. Due di tipo A (si chiamano A-H1N1 e A-H3N2). E due di tipo B: il B Colorado e il B Phuket». I vaccini disponibili, costruiti, secondo le indicazioni dell’Oms, in base a quello che succede nell’inverno dell’emisfero australe che anticipa il nostro, dovrebbero proteggere dalla loro aggressione. Gli esperti prevedono che le persone colpite dall’influenza, quella «vera» saranno almeno sei milioni nella prossima stagione. Più o meno come negli ultimi anni. Ma temono l’aggressività del virus A-H3N2 che colpisce soprattutto gli anziani. Questo virus lavora in sinergia con un batterio, lo pneumococco, che provoca complicazioni polmonari nei pazienti.
I vaccini
La parola d’ordine, dunque, è «vaccinarsi». Il prima possibile. A tutte le età. E infatti Bassetti è un fautore della «vaccinazione universale». Per tutti, a prescindere. A questo punto servono due precisazioni. La prima. Non è sempre detto che quello che sembra influenza lo sia davvero. Ci sono almeno 262 altri tipi di virus che provocano le cosiddette sindromi simil-influenzali (compresa la cosiddetta «influenza di pancia» con sintomi gastrointestinali), favorite soprattutto dagli sbalzi di temperatura. E queste sindromi si possono manifestare sin da ora. La seconda è un ammonimento sull’uso degli antibiotici. «Spesso si prescrivono antibiotici anche in caso di una malattia virale come l’influenza — commenta Bassetti —. Non solo sono inutili, ma contribuiscono a creare batteri resistenti. Che è poi difficile combattere». Oggi l’emergenza batteri resistenti è la vera «epidemia» mondiale.