Il movimento Cinque Stelle si era presentato all’inizio del suo percorso come l’anti tutto. Niente casta, niente partito della carriera, niente pluri mandati. Abbasso tutto, tranne i parenti.
Succede a Roma, il quadro potrebbe sembrare simpatico se non fosse che Giancarlo Cancelleri è stato nominato vice ministro delle Infrastrutture, e ad un tavolo tecnico vi ha partecipato la sua famiglia.
Il ragazzo pentastellato ne ha fatto carriera, dal giro in Sicilia in camper alla poltrona dell’ARS, per poi quella più comoda romana. E non è il solo. Al Parlamento c’è anche sua sorella, Azzurra Cancelleri, che ovviamente non poteva lasciare fuori il marito, Santino Lo Porto.
Tutti e tre si sono seduti al tavolo di una riunione operativa per lo sblocco dei cantieri Agrigento-Caltanissetta e Palermo-Agrigento.
Le polemiche sono divampate all’interno dello stesso movimento, c’è chi ha sottolineato che il trasloco a Roma è avvenuto per tutta la famiglia Cancelleri.
I grillini sono preoccupati, guardano ai prossimi appuntamenti elettorali, sanno che la strada intrapresa li porterà ad altre sconfitte. Il movimento si è snaturato, ha accarezzato la posizione di potere, governa, detta le regole.
Quello che non hanno è la struttura di un partito e soprattutto una strategia politica, vivono alla giornata con l’unico obiettivo: stare nella stanza dei bottoni, oggi con il Pd, ieri con la Lega.
Lo Porto si è difeso, fa l’architetto, ha seguito le vicende dei cantieri siciliani prima ancora della nomina di Cancelleri. Ecco, il punto è proprio questo: non avere capito che oltre le nomine ci sono le ragioni di opportunità che dovrebbero prevalere su chi guida un Paese, ne gestisce i tavoli di concertazione.
Al voto si tornerà, anche per scadenza naturale, e il movimento dovrà spiegare ai suoi elettori perché ha premiato una meritocrazia “familiare”.
Lo dovrà fare alla luce anche del conflitto di interesse che rappresenta la Casaleggio & associati. Davide Casaleggio interverrà all’assemblea dell’ONU e lo farà come esponente della società civile. Dicono.
E’ il Partito Democratico a deplorare l’iniziativa perché in pieno conflitto di interessi, così i grillini che per anni hanno osteggiato e offeso Silvio Berlusconi, che ha creato aziende in Italia con un fatturato importante e altrettanti posti di lavoro, ne percorre la strada non identica ma su misura per la Casaleggio, per rafforzare la piattaforma Rousseau.
Seppure l’evento sia stato organizzato dal governo italiano, Casaleggio sottolinea che viaggerà a spese sue.
Matteo Orfini del Pd non ci sta: “Che il governo italiano organizzi la presenza di Casaleggio all’Onu per promuovere la sua associazione, non è normale. A proposito di conflitto d’interessi”.
Il M5s risponde alle accuse: “In merito alle pretestuose e strumentali polemiche sulla partecipazione di Davide Casaleggio all’Onu, si ricorda che solo un anno fa, il 27 settembre 2018, la Rappresentanza Permanente all’Onu ha organizzato un evento alle Nazioni Unite, invitando tra gli altri il prof. Romano Prodi, in qualità di presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli”.
Pronto a dare battaglia è Matteo Salvini: “Mi sembra vergognoso. Mi sembra veramente indegno. Qualcuno ci guadagna qualcosa? Chi paga? Chi incassa? Chi fattura? Ne vedremo delle belle”.