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02/10/2019 06:00:00

Le indagini ad Erice, l'evidenza negata, le mezze ammissioni dei "Toscano bros"

 Il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, si dice che da questa estate abbia interrotto i rapporti con la Sindaca di Erice Daniela Toscano, e con il fratello, il consigliere comunale di Trapani, Massimo Toscano.

Ma qua la notizia è che forse neanche fratello e sorella si parlano più, o forse non si capiscono, o comunque sulle vicende ericine ci sono troppe mezze ammissioni, cose dette e non dette, altre cambiate, e insomma, a seguire i "Toscano bros" si perde un pò la testa.

Cominciamo dall'inizio. La Sindaca di Erice Daniela ha ricevuto un avviso per un'indagine un po' imbarazzante (avrebbe fatto pressioni per accelerare l'iter della pratica di un parcheggio in cui suo fratello era socio occulto ...) e il fratello Massimo - versione uno -  dice che lui non è indagato e che non c'entra nulla. Significa negare l'evidenza dei fatti, anche perché è scritto bello chiaro, nell'avviso ricevuto da Daniela Toscano: il reato è contestato "in concorso" (cioè, insieme ...) al fratello Massimo, che tra l'altro è avvocato, quindi dovrebbe saperlo, come funziona.

Eppure Massimo Toscano prima ha detto su un sito locale che "non è indagato" (nell'avviso della sorella è scritto il contrario), poi ha rilasciato questa nota, e siamo alla versione due:  «In riferimento alla notizia appresa via stampa riguardante la mia persona, posso rappresentare - dice il consigliere Toscano - che senza che vi fosse alcun avviso di garanzia notificandomi, lo stesso giorno dell'uscita dell'articolo, stanco delle allusioni e spinto dalla ricerca della verità, ho richiesto al mio legale di fiducia, l'avvocato Orazio Rapisarda, di poter essere sentito «spontaneamente» senza voler conoscere nulla sugli eventuali mezzi di prova». Toscano continua affermando che «mi sono presentato spontaneamente e senza alcun indugio innanzi al mio Giudice Naturale, chiedendo di chiarire qualsivoglia circostanza o fatto contestato». E poi continua "fiducioso nell'operato della magistratura e consapevole di qualsivoglia mia estraneità ai fatti, ritengo necessario ed opportuno mantenere il silenzio nel rispetto della prosecuzione delle indagini alla fine di permettere a chi di competenza di poter lavorare serenamente”.

Sia il consigliere Massimo che la sorella Daniela si appellano al "silenzio" per il rispetto della magistratura, ma in realtà farebbero bene a chiarire a tutti cosa sta succedendo ad Erice e Trapani, con vicende che riguardano una sindaca ed un quasi assessore. 

C'è ad esempio la versione tre della vicenda. Che non molti hanno notato. Ma nel consiglio comunale di lunedì, in cui Toscano ha dato comunicazioni delle indagini, lei stessa ha ammesso: "Questa estate mio fratello ha chiesto un certificato in Procura per sapere se c'erano indagini a suo carico, e ha scoperto di essere indagato". Quindi, vuol dire che il consigliere comunale sapeva delle indagini in corso da un po' e magari anche la Sindaca. 

Tra l'altro Daniela Toscano è indagata anche per il reato di calunnia, dato che ha accusato ingiustamente di diffamazione, sulla vicenda, Luigi Manuguerra, politico ericino,  la cui moglie Cettina Montalto alle ultime elezioni era tra gli avversari della Toscano per la corsa a sindaco, e il cui figlio, Alessandro Manuguerra è stato eletto consigliere comunale.

Tutto nasce da una denuncia, anticipata da Tp24, che ha portato alla luce l'episodio di una autorizzazione ad aprire un parcheggio stagionale nella zona ericina dei lidi balneari. A chiedere l'autorizzazione ad aprire un parcheggio tra le vie Lido di Venere e Alunzio la società Agir service di cui risulta titolare Giovanni Savi, titolare di una concessionaria a Xitta. Gi. Motor.  Secondo l'accusa socio occulto sarebbe Massimo Toscano. Il sindaco avrebbe esercitato pressioni sugli uffici, partecipato a riunioni alle quali non avrebbe dovuto partecipare anche per il dovere di astensione. Il pm Belvisi ha contestato la violazione dell'art. 97 della Costituzione, nonchè delle norme del decreto legislativo 267 nonchè del regolamento degli uffici. Tp24 tempo fa aveva aggiunto anche un altro fatto: ovvero che il marito di Daniela Toscano, Francesco Paolo Rallo, secondo i dati del Pubblico Registro Automobilistico da noi consultati, al 2017, secondo i dati del Pubblico Registro Automobilistico consultati da Tp24.it, Francesco Paolo Rallo utilizza un'auto, di proprietà della Gi. Motor. 

Qui c'è il provvedimento incriminato. E' molto utile leggerlo. Alla luce del contenuto oggettivo del provvedimento in relazione alle contestazioni formali che vengono mosse dal Pubblico Ministero contro il sindaco Toscano è probabile da ritenersi che vi siano indagati anche gli altri funzionari che hanno  espresso pareri sul procedimento. 

La Sindaca Toscano ha detto che, terminate le indagini, fornirà gli opprtuni chiarimenti nella memoria che sta preparando con i suoi legali. Però, prima ancora che alla Procura, certi chiarimenti andrebbero dati alla città.