C'è un po' di trambusto nella maggioranza che in consiglio comunale, a Trapani, sostiene il sindaco Giacomo Tranchida. Non ci sono soltanto i fatti che vede protagonista il consigliere Lipari. Adesso i nervi tesi si registrano nel gruppo che fa riferimento al presidente del consiglio Peppe Guaiana.
Infatti la consigliera Grazia Spada, eletta nella lista Amo Trapani, ha lasciato il gruppo consiliare dimettendosi da capogruppo. Confluisce al gruppo misto.
Le voci che si sono susseguite nelle ultime settimane davano la Spada vicina ad Italia Viva, la nuova “invenzione” di Matteo Renzi. Notizie che sono trapelate in questi giorni e che la consigliera non non ha smentito, salvo poi pretendere la difesa del suo stesso gruppo. Adesso però l'uscita dal gruppo.
E’ notoria l’amicizia della Spada con Christian Emmola, attuale presidente del Pd ma vicino a Davide Farone, renziano che più renziano non si può. Questa amicizia potrebbe far transitare la Spada nel nuovo contenitore. Se le premesse di Italia Viva sono spingere sulle adesioni attraverso rapporti amicali, il partito è sulla strada dell’implosione prima ancora che si radichi.
La posizione della consigliera ha urtato non pochi consiglieri comunali e anche la figura dello stesso del sindaco Giacomo Tranchida: poca chiarezza.
Si è riunita la maggioranza per appurare quali passaggi potesse fare la Spada, cosa che avviene in ogni maggioranza politica che si intesta un percorso lineare.
La consigliera, ex Amo Trapani, si è sentita attaccata e non difesa da quel gruppo di cui ha fatto parte e che l’ha portata a sedere a Palazzo Cavaretta.
E’ stata contattata da Tp24, nega qualunque passaggio e qualunque adesione, tuttavia alla stessa domanda posta circa 2 settimane fa la Spada ha preferito non rispondere e non ha, allora, smentito la vicinanza ad Italia Viva.
La consigliera ha evidenziato nel suo intervento in aula che non c’è alcuna traversata politica, oltre a quella attuale al gruppo misto.
Chi sa leggere la politica ha ben chiaro che sono manovre che approderanno altrove, del resto non chiude la porta: “Sottolineo tuttavia che nonostante la mia giovane esperienza nel campo posso con doveroso senso di rispetto per la politica e le sue dinamiche affermare che qualunque adesione meriti sempre una accurata riflessione basata esclusivamente su contenuti e progettualità e mai su miope egoismo da posizionamento”.
Continua poi con il chiarimento in riunione di maggioranza: “Non mi sono sottratta a questo confronto, forte della linearità di condotta dimostrata in quest’anno e mezzo di lavoro insieme, e davanti al gruppo nella sua interezza ho chiaramente smentito qualunque passaggio politico della sottoscritta verso nuovi percorsi a me peraltro sconosciuti e a tutt’oggi anche a coloro che dovevano assurgere al ruolo di “Caronte”.
Tuttavia mi duole sottolineare che la mia immediata, chiara e trasparente narrazione della verità resa davanti al gruppo non ha sortito a tutt’oggi alcun accenno di solidarietà nei confronti della sottoscritta. Infatti, in vigenza di un rapporto di assoluta fiducia sarebbe stata cosa naturale, da me apprezzata e al gruppo benefica, una presa di posizione di Amo Trapani che tendesse non solo a smentire l’infondato assunto politico che riguardava la mia posizione, ma che meritoriamente rimarcasse la trasparenza della mia posizione all’interno del percorso di lista intrapreso nel 2108, e attraverso essa la solidità del percorso politico – consiliare del gruppo”.