"Utilizzavano i soldi del reddito di cittadinanza per acquistare materiale pornografico in un sexy shop, nonostante questo sia espressamente vietato dalla norma sul sussidio contro la povertà.
Un caso scoperto in provincia di Caserta da “Striscia la Notizia”, che con l'inviato Luca Abete ha effettuato un vero e proprio blitz dal rivenditore in questione, che non si è fatto alcun problema nel procedere alla transazione, anche se l’acquisto di materiale pornografico con i soldi del reddito di cittadinanza è vietato.
Materiale pornografico con il reddito di cittadinanza: il caso Come è possibile vedere dal servizio del tg satirico, l'inviato sotto copertura chiede al rivenditore se è possibile pagare con la card del reddito di cittadinanza, con l'uomo che risponde: ''Certo, nessun problema. A voi esce solo il nome del titolare''.
Quando poi Luca Abete torna nel sexy shop per chiedere spiegazioni su questa condotta vietata, il rivenditore non sembra farsi troppi problemi, anzi: ''La responsabilità è di chi acquista, a me che me frega''. Dopo essersi fatti promettere l'interruzione di questa pratica, gli inviati di “Striscia” sono tornati sotto copertura nel negozio di articoli per adulti e alla proposta di pagare con la card del reddito di cittadinanza hanno ricevuto un secco ''no''.