Abusati in oratorio per sei anni. Tre persone sono state arrestate. Le vittime sono due minori
I ragazzini, immigrati, all'inizio delle violenze avevano 10 e 12 anni. Dopo le violenze ricevevano denaro e regali. Ai domiciliari tre romani tra i 65 e gli 85 anni
Una storia di degrado e perversione quella che ha visto protagonisti due ragazzini di origine straniera che all'inizio della vicenda avevano 10 e 12 anni, e oggi ne hanno 18 e 16. Adescati da un impiegato 65enne nell'oratorio di una parrocchia di Roma della zona San Paolo, hanno subito per anni assalti sessuali, anche di gruppo, da parte del 65enne e di due 80enni, M.P., B.P. e D.I., tutti romani.
La storia è venuta fuori quasi per caso: a uno dei due ragazzi, da poco maggiorenne, il 65enne chiede indietro i soldi che gli ha dato negli anni, minacciandolo. Il ragazzo allora lo denuncia per estorsione: cercando di capire perché avesse ricevuto per sei anni denaro da un uomo di 65 anni, gli inquirenti incappano in una vicenda degradante. L'uomo in cambio di rapporti sessuali con lui e gli "amici di merenda", spesso tutti insieme - che avvenivano anche quattro volte alla settimana - faceva dei piccoli regali (magliette, scarpe) o dava delle somme di denaro (10, 20 euro) al ragazzino. Non solo. Il 18enne svela alla polizia che come lui ce n'era "un altro, però più piccolo".
A quel punto le indagini passano in carico della IV Sezione della squadra Mobile, diretta da Pamela Falconieri, che si occupa di reati sessuali e reati contro la persona. La IV sezione scopre che l'altro ragazzino, quando iniziano le violenze, ha 10 anni. Che i tre orchi sono tre anziani dall'apparenza innocua, che hanno l'aria di nonnetti e che in oratorio conoscono tutti. Che sono tutti e tre soli, senza famiglia, e che portavano i ragazzini approfittando delle situazioni di difficoltà sociale ed economica in cui vivevano (sono anche stati in case famiglia) nelle loro abitazioni.
I tre, su disposizione del Gip, vengono alla fine arrestati ai domiciliari (forse per l'età) con l'accusa di violenza sessuale su minori, induzione alla prostituzione e atti sessuali con minori. L'indagine è stata coordinata dal gruppo anti violenza diretto dall'aggiunto Maria Monteleone della procura di Roma.