Il presidente della Regione Nello Musumeci non raccoglie l’invito ad un rimpasto di giunta. I rappresentanti di Forza Italia lo chiedono da mesi, nulla da fare.
Il primo nome che vogliono vada via dall’esecutivo regionale è quello di Gaetano Armao, assessore al Bilancio e vice presidente. Le motivazione starebbero, apparentemente, nell’esercizio delle deleghe, non è soddisfacente il suo operato.
Gli scontri sono più di uno, portano con se vecchie acredini di schieramenti elettorali, ad intervenire non solo Gianfranco Miccichè ma anche il deputato Michele Mancuso: “Se Miccichè mi chiedesse di dimettermi da deputato lo farei senza esitazioni. Lo farei per disciplina di partito, per stima, per affetto, per gratitudine. Ma ad Armao, che continua ad offendere il lavoro e l’impegno del parlamento tutto, non può chiedere di disconnettersi da Facebook.
A nome di Forza Italia e dei siciliani, dovrebbe chiedergli di dimettersi dalla giunta. Basta parole, la gente ha bisogno di fatti concreti. La Politica deve tornare a farla chi vive i bisogni del popolo, mischiandosi con le quotidiane esigenze. L’avvocato Armao certamente è uno dei professionisti più apprezzati nel suo campo, ma il consenso e le risposte che ne susseguono sono un’altra storia". Armao non è più gradito, ma gode della protezione di Silvio Berlusconi, e Musumeci pare non abbia alcuna intenzione di ascoltare i pressing della locale Forza Italia.
Quindi al momento quello che viene annunciato come un rimpasto resta solo carta straccia. Il governatore non sostituirà gli assessori che fanno capo al gruppo Autonomisti e Popolari, si tratta di Lagalla, Cordaro, Scavone. Le voci infondate davano in quota Saverio Romano, peraltro legato da vecchi rapporti di amicizia con i tre assessori, e ha smentito pubblicamente ogni suo diretto interesse ad assumere un ruolo all’interno dell’esecutivo regionale.
Romano si è anche espresso non favorevolmente ad un rimpasto, se ci dovesse essere il suo gruppo chiederà nuovamente la conferma dei tre assessori. Rimpasto a cui non è interessato nemmeno l’UDC, i movimenti sono solo all’interno di Forza Italia per dei malcontenti.
In bilico le poltrone di Edy Bandiera, attuale assessore all’Agricoltura e Pesca, uno dei nomi che possa sostituirlo è il mazarese Tony Scilla, molto vicino a Miccichè.
Su questo nome Musumeci pare abbia espresso delle riserve. Infine c’è una poltrona vacante, è quella dell’assessore Sebastiano Tusa, morto a marzo in seguito ad un incidente aereo. Il presidente è intenzionato a trattenere le deleghe ad interim, almeno fino al primo anniversario dalla morte.