Fissata per il 22 gennaio, l’udienza preliminare per i componenti della banda di spacciatori che riforniva di droga la Trapani bene. In quell’occasione il giudice dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura nei confronti dei quattordici indagati.
Il sodalizio venne smantellato, nel novembre del 2014, dagli agenti della Squadra mobile, coordinati dalla Dda di Palermo.
A capo, Massimiliano Voi e Mariano Galia. I due oltre ad aver messo su l'organizzazione, provvedevano a rifornirsi di cocaina e hashish. Erano loro, infatti, ad organizzare viaggi a Palermo, ma anche in Calabria e in Campania per approvvigionarsi di cocaina e hashish, scegliendo di volta in volta l'autista e il mezzo di trasporto. La droga, poi, veniva ceduta nei locali della Movida del capoluogo.
Al telefono – è emerso dalle intercettazioni – i componenti della banda utilizzavano un linguaggio criptato: “a mare a pescare”, “sono in mezzo al mare, è finita la benzina”, “ le 12 bottiglie di vino è acido”. Frasi che indicavano i movimenti per approvvigionarsi di droga, ma anche le lamentele per una partita di stupefacenti acquistata e
Tra gli indagati anche due donne: Giuseppa Costa e Maria Papa.
Tra i maggiori acquirenti il notaio Francesco Di Natale.
Nel gennaio del 2016 venne arrestata la compagna del professionista: la marsalese Giada Rosa Musillami. Accusata di aver ceduto una dose di hashish ad un minore di 14 anni, la donna finì ai "domiciliari.