È ancora alto lo scontro attorno al sistema della gestione dei rifiuti in Sicilia. Anche Claudio Fava ha detto il suo No al presidente Musumeci.
Dopo il no di grillini e Pd, Musumeci si trova ora a poter contare solo sul centrodestra per portare a casa la legge che chiude definitivamente Ato ed Srr e dà vita alle 9 Ada: enti pubblici che su un territorio coincidente con il perimetro delle vecchie province gestiranno la programmazione degli impianti e l'affidamento del servizio di raccolta.
Musumeci aveva chiesto incontri con ciascuno dei leader dell'opposizione. Fava, invece, ha fatto sapere che chiederà al governo di rinunciare all'esame del disegno di legge per tornare invece in commissione e scriverne un altro. Una proposta ovviamente inaccettabile da parte di Musumeci.
Per Fava «quella che pomposamente è stata presentata come una riforma epocale rischia di incartarsi negli equilibrismi e nelle mediazioni a cui è costretto il governo regionale impegnato ogni giorno in un braccio di ferro con la propria maggioranza. Questo testo - continua Fava - nasce debole e del tutto inadeguato ad affrontare i nodi strutturali del problema rifiuti in Sicilia, limitandosi ad una serie di semplici prese d'atto su quanto segnalato negli anni da Corte dei Conti e Anac. Non sarà questa tiepida legge sulla governance ad evitare che i privati e le loro discariche restino arbitri e domini del sistema dei rifiuti».