L’uomo è un mendicante che si crede di essere un re, è questo l’ultimo libro di Totò Cuffaro, l’ex governatore della Sicilia. L’uomo che ha pagato il peso di una condanna che lo ha cambiato e che lo ha portato a vedere il mondo con gli occhi di chi soffre. Nessuno è invincibile, adesso lo sa anche Cuffaro.
Da anni è al servizio di una associazione di volontariato che ha fondato e con cui raccoglie fondi da destinare al Burundi, dove c’è il più alto tasso di mortalità infantile.
I primi di novembre Cuffaro è tornato laggiù, la sua associazione di volontariato non ha mai smesso di raccogliere fondi per poi destinarli alla creazione di strutture in Africa.
“Aiutiamo il Burundi”, ha già concretizzato la realizzazione di un ospedale dove hanno trovato spazio anche un oratorio e delle aule per l’insegnamento.
Grazie alla generosità di tanti siciliani l’associazione ha potuto garantire ad una donna burundese di specializzarsi in radiologia.
E adesso il progetto è quello di creare un centro per le mamme bambine che partoriscono già all’età di 13 anni, oltre a garantire l’assistenza a tutti quei bimbi che rischiano di morire per malattie o gravi forme di malnutrizione.
La solidarietà dei siciliani è nota, in quella zona del mondo sono arrivati dei macchinari donati da una azienda di tessile di Mazzarino, le cene di raccolta fondi consentono a dei container di arrivare carichi di medicine e anche di cibo.
Perché in Burundi, dove il tasso di mortalità è altissimo per la malaria, scarseggiano le cure. E su un medico incombe la difficile scelta se salvare un adulto oppure un bambino.
In mezzo a tanta disperazione e povertà, ogni uomo non può che essere al servizio della vita.