Forza Italia è ad un bivio, pronta a lasciare gli azzurri è Mara Carfagna. La deriva sovranista e l’asse con Matteo Salvini e Giorgia Meloni non è gradita ai moderati forzisti che per questo motivo hanno deciso di guardare altrove.
Il partito è spaccato in due, da una parte quelli che vedono di buon occhio l’alleanza con Lega e Fratelli d’Italia, gli altri guardano al centro, tra cui il nuovo contenitore di Matteo Renzi, Italia Viva.
Lo stesso Renzi non ne ha fatto mistero, i forzisti sono ben accolti. In Sicilia l’asse tra Gianfranco Miccichè e Silvio Berlusconi è indissolubile, il commissario siciliano ha abbandonato l’idea di riesumare il partito del Sud, nessuna scissione quindi.
La leadership di Miccichè è incontrastata, i siciliani restano accanto a Berlusconi, sabato tutti a Catania per un evento, Etna19, organizzato dall’assessore Marco Falcone, sarà una sorta di reunion del partito.
Sempre sabato alle 16.00 a Catania, alle Ciminiere, ci sarà Renzi che battezzerà il percorso di Italia Viva in Sicilia, insieme a Teresa Bellanova e Ettore Rosato.
Il partito, seppure di nuova formazione, ha già un nutrito numero di sostenitori e di adesioni. Si è formato il gruppo all’ARS composto da Edy Tamajo, Nicola D’Agostino, Luca Sammartino, Giovanni Cafeo.
A Palermo gruppo numeroso a Palazzo delle Aquile con ben otto consiglieri comunali. Non mancheranno, fanno sapere dai vertici, altre adesioni.
Si registra la consapevolezza che i quattro deputati all’ARS sono dei recordman di preferenze e chi è in arrivo non è di meno.
Nomi noti che aspettano di capire quale sarà la posizione da assumere nei confronti del governo di Nello Musumeci, se l’asse si spostasse leggermente più a centro le manovre si accelererebbero e di molto.
Le elezioni regionali del 2022 sono ancora lontane, ma per molti sono già in campo le manovre di avvicinamento.