Le nuove manovre ad Erice non sono passate inosservate, l’asse che si è venuto a creare tra la sindaca Daniela Toscano con Luigi Nacci, Nicola Augugliaro e altri firmatari di un accordo che addirittura porterebbe alla campagna elettorale del 2022/2027 ha fatto discutere molti.
Intanto i due consiglieri, Nacci e Augugliaro, tengono a sottolineare che si tratta di manovre personali, di cui si assumono la responsabilità davanti ai cittadini, slegate dal partito.
Nino Oddo, segretario regionale del Psi, tiene a precisare che “ Erice attraversa una fase difficile dove alle difficoltà amministrative si sono via via sommate varie inchieste giudiziarie, alcune ancora in corso, riguardanti mezzo Comune. Sindaco, assessore, consiglieri di opposizione. Indagini relative a vicende amministrative e ipotesi di voto di scambio nelle ultime amministrative che avrebbero alterato l’esito del voto. Al riguardo noto con piacere che l’unica coalizione indenne da questi sospetti è quella che il Psi mise in piedi con Luigi Nacci candidato sindaco. Questa situazione politica così deteriorata ha avvelenato il clima politico ericino mettendo a rischio la stessa prosecuzione della legislatura. I socialisti hanno mantenuto una posizione improntata al senso di responsabilità. Non hanno avallato mozioni di sfiducia nè cavalcato l’onda giudiziaria. Io stesso ho proposto un percorso istituzionale che allentasse le tensioni attraverso l’elezione di un presidente di garanzia che ristabilisse un clima politico accettabile per tutti ed ho indicato Luigi Nacci. Abbiamo rifiutato, ed è giusto che si sappia, commistioni in giunta, perché ovviamente sarebbe risultato incomprensibile per la gente nel vedere insieme chi si era contrapposto fino a due anni fa. Pare che questo schema da me ipotizzato possa concretizzarsi. Lo giudico un fatto molto positivo, che inverte la rotta dopo un decennio fatto di criminalizzazioni dell’avversario e di un clima esacerbato i cui strascichi impegnano tuttora le aule giudiziarie. Ma e' solo la prima pietra di un possibile percorso politico”.
In casa socialista c’è molta confusione, da un lato Nacci e Augugliaro dicono di avere agito a titolo personale, dall’altro lato Oddo ne fa una questione di partito se non per la parte finale del documento che riguarda l’impegno per le elezioni del 2022.
Tutti questi movimenti hanno animato il dibattito in casa PD, non ci sta Carmela Daidone, capogruppo del partito, che evidenzia come dopo appena ventiquattro mesi è scoppiata la pace tra chi si dichiarava nemico politico: “Dopo tante tribolazioni e mal di pancia, la montagna ha finalmente partorito il topolino.
Non un rilancio bensì campagne acquisti, attribuzioni di cariche “honoris causa”, maquillage e quant’altro si pensi possa tornare utile alle prossime elezioni”.
I due consiglieri firmatari della nota, Daidone e Agliastro, indicano quale sarà la loro posizione in consiglio comunale: sosterranno la governance solo per i punti riguardanti il programma che hanno a suo tempo sottoscritto, prendono le distanze da tutte quelle proposte che saranno oggetto di trattativa politica. Si dichiarano indipendenti ed esterni all’amministrazione ericina.
Indignata per quanto successo è la consigliera di opposizione Simona Mannina: “ Gente che prima era in maggioranza poi all'opposizione ed oggi nuovamente in maggioranza entrando in giunta, altri che passano dalla carica di presidente del consiglio a quella di assessore in un battito di ciglia, i socialisti che dopo aver presentato un proprio programma di governo in contrapposizione al candidato sindaco Toscano e che per 150 voti non sono andati al ballottaggio, dopo anni di politica in opposizione oggi passano in maggioranza in cambio di un incarico come presidente del consiglio. Dichiararmi sorpresa? Assolutamente no! È da tempo che sostengo come i socialisti, dai comportamenti tenuti in consiglio, sembravano in "combutta" con l'amministrazione così come il consigliere Spagnolo. Ne consegue che non posso definirmi sorpresa da queste mosse ma più che altro preoccupata”.
Le preoccupazioni della Mannina riguardano i movimenti avvenuti poco prima della votazione del consuntivo 2018, del bilancio di previsione 2019-2021 e dell'ingresso in ATM per la gestione delle strisce blu e del trasporto urbano. La consigliera va oltre sostenendo che “Con una semplice "campagna acquisti", si è assicurata una maggioranza qualificata necessaria all'ingresso in ATM” a discapito della FuniErice aveva dichiarato la disponibilità a gestire il servizio a costo zero: “ FuniErice che si ricorda essere partecipata al 50% dal Comune di Erice, tale per cui una gestione da parte della stessa, definita in House, avrebbe non solo consentito un risparmio al Comune e quindi ai cittadini ma che anche gli introiti sarebbero arrivati al Comune di Erice nella misura del 50%, introiti che avrebbero potuto utilizzarsi per diverse finalità”.