E alla fine ad Erice è scoppiata la nuova guerra, le prove di pace messe in campo dalla sindaca Daniela Toscano hanno lasciato delle scorie.
Il Partito Democratico, di cui la Toscano è dirigente nazionale, ha preso le distanze dall’amministrazione ericina, tanto da metterlo nero su bianco e da decidere di non votare alla presidenza del consiglio Luigi Nacci, socialista.
In politica non c’è mai da stupirsi, i cambiamenti sono sempre dietro l’angolo, ma ai consiglieri dem non va proprio giù che questa volta si facciano le capriole.
Il documento firmato non solo da Nacci ma da altre componenti di maggioranza ha di fatto siglato un accordo programmatico per il 2022, lanciando non il cuore ma se stessi oltre ogni staccionata.
In politica pure trenta giorni sono un’era geologica e possono stravolgere qualunque assetto, lo dimostrano i fatti ericini appena accaduti. Pensare adesso di settare l’alleanza del 2022 con un impegno così forte non tenendo, peraltro, conto delle dinamiche giudiziarie che sono in corso, equivale a mettere la testa sotto la sabbia.
Non si tratta di operazione “bene collettivo” o “responsabilità verso Erice”, come stanno ripetendo a più voci, semplicemente è uno spicciolo tatticismo che logorerà ancora alimentando il disincanto verso la cosa pubblica.
La politica è l’arte del possibile, lo diceva Bismarck, ma ad Erice siamo molto lontani da un pensiero storico così complesso e sofisticato.
Tutti in maggioranza, per blindare la sindaca, per blindare se stessi.
Cives torna in maggioranza, viene concesso un assessorato a Giuseppe Spagnolo, ma solamente pochi mesi fa, esattamente nel febbraio 2019, il movimento si dichiarava all’opposizione con toni molto duri e perentori (l’articolo completo lo potete leggere qui).
Meno di un anno, Cives ritorna a fianco di tutta la giunta.
Il Pd, forte del grande consenso che ha ricevuto nel 2017, prende le distanze da questi rimpasti, hanno ascoltato i cittadini e i componenti della lista raccogliendone il malcontento: “Per le motivazioni sopra descritte, la compagine del PD stabilisce con mandato UNIVOCO nel tramite dei Consiglieri FEDELI al Partito Democratico Daidone Carmela (Capo Gruppo) e Agliastro Pino di votare in modalità NEGATIVA la proposta dell’elezione a Presidente del Consiglio Comunale ericino il socialista Nacci e compagine Augugliaro”.
Duro nei confronti di questa nuova compagine che si è venuta a formare è stato il consigliere Giuseppe Vassallo, prima socialista ora Fratelli d’Italia.
A rispondere a Vassallo è direttamente Nino Oddo, segretario regionale del PSI:
“Ho 58 anni e una lunga militanza politica alle spalle. Grandi soddisfazioni e qualche amarezza. Mi manca l’ ebbrezza dell’avere provato altri partiti oltre il Psi. Dalla mia segreteria in questi anni è passata molta parte della fauna politica locale e quindi ho conosciuto bene molti di coloro che in questi giorni dissertano sulle vicende politiche ericine. Venivano chi per militare nel partito socialista per un tratto più o meno lungo di strada, chi semplicemente per una richiesta circoscritta. La mia porta notoriamente era sempre aperta per tutti. Amici, semplici conoscenti, sconosciuti o addirittura amici dei miei nemici. Ora a leggere comunicati e prese di posizione di consiglieri in carica o ex che possono senza ombra di smentita essere annoverati nella folta schiera dei mercenari della politica ( avendo sommato 3/4/5 cambiamenti di casacca a seconda la convenienza del momento) che dissertano sulla coerenza delle scelte e/o delle alleanze di altri mi sovviene che dovrei un giorno o l’altro pubblicare un libro in materia..”.