Molta politica, tanta propaganda. Quello che doveva essere un gruppo di professionisti del settore turistico, in realtà si è palesato in qualcosa che si sta preparando alle prossime elezioni amministrative.
Il Movimento Marsala Destinazione Turistica, il cui coordinatore è Fabio Alba, ha tenuto un incontro che era più politico che altro. C'erano alcuni soggetti schierati sia nella Lega, come Vito Armato, che il candidato sindaco, Diego Maggio, e il coordinatore di Fratelli d’Italia, Massimo Domingo.
È stato elaborato un programma, si legge, per realizzare la Destinazione Turistica Marsalese, fin qui nulla di strano. Andando avanti nella lettura iniziano a palesarsi una serie di punti equiparabili ad un programma politico, seppure nel settore del turismo, che toccano anche altri settori.
Insomma, mancava solo il nome del candidato sindaco, o magari c’era e non lo hanno voluto ufficializzare.
Hanno pure uno slogan: “Una città per cambiare”, il programma andrà realizzato in un totale di 60 mesi, quindi a lungo gettito, proprio come fanno i politici.
Si parte dal decoro urbano, quindi dall’immagine della città, un elenco di cose da fare tra cui la creazione di un'app con cui il cittadino potrà segnalare agli uffici comunali competenti una discarica, sempre secondo il programma sarà l’ufficio comunale poi a risolvere subito la criticità.
La perla arriva quando si parla del centro città come il “Salotto di Marsala” a cui assicurare sicurezza. Come? Con le ronde di agenti di pubblica sicurezza dotati di scooter a due ruote elettrico segway.
Non vi piacciono i mastelli? Non temete, Alba e compagni hanno pensato (in barba ad un Piano rifiuti già approvato e dal quale rescindere costerebbe l’occhio della testa in soldi pubblici) di fare un restyling ai bidoncini casalinghi. Ma c’è di più: “Nuovi contenitori più idonei allo stile barocco”. Non è uno scherzo. E’ scritto veramente.
Sempre rimanendo nel campo della raccolta differenziata si prevede una rimodulazione della stessa e la rimozione dell’isola ecologica del Signorino.
Quindi, nuovo piano, nuove regole, nuovo tutto. Chi paga? Il cittadino.
Poi si passa al campo della strategia, si prevede la creazione di una attività dal titolo “Il merito dei PRIMI”, in poche parole spetterà all’assessore al Turismo realizzare “degli oggetti di comunicazione da primato”. Con quali stanziamenti? Con quali somme?
Prevista la pulizia delle spiagge dall'1 giugno al 30 settembre, ad opera di chi?
E’ prevista per le spiagge pubbliche la presenza di docce e spogliatoi gratuiti, video sorveglianza e webcam turismo.
Altra perla: ripascimento delle coste. La competenza è assoggettabile alla Regione, sarà stata una svista.
Il programma è una linea guida per il prossimo sindaco o meglio assessore al Turismo, al netto dei fondi disponibili, in ragione dei sempre meno trasferimenti nazionali e regionali e quindi con casse al secco.
Si pone pure un vincolo, l’assessore in questione non potrà avere altre deleghe ma in compenso avrà uno staff ( pagato sempre con soldi pubblici, cioè dei cittadini). In questo staff ci sarà il direttore creativo e alla comunicazione, il direttore artistico, il direttore sportivo, l’esperto social, il webmaster. Un’azienda.
Tra i vari punti si legge la necessità di istituire un Presidio medico stagionale in zona Spagnola, anche qui si saranno dimenticati che le emergenze sul territorio vengono gestite dal 118 che non può bloccare una ambulanza sul versante nord, visto che assicura le emergenze per tutto il territorio con una dislocazione di ambulanze già esistenti. Mentre l’ASP potrebbe intervenire solo con lo stanziamento di una Guardia medica turistica. Basterebbe che ogni scuola di Kite presente avesse, come norma regola, una adeguata attrezzatura per il soccorso.
Indicano come la tassa di soggiorno dovrebbe essere spesa, è la norma peraltro che lo indica essendo essa stessa una tassa di scopo. Ma c’è di più: una raccolta firme tra le varie attività commerciali da consegnare alla Camera di Commercio di Trapani per destinare una parte dei diritti camerali all’Airgest.
Insomma, l’incontro è stato politico, è stato presentato un programma elettorale più ampio rispetto al solo settore turismo, un atto di accusa anche nei confronti di questa amministrazione targata Alberto Di Girolamo.
Si è molto parlato di aeroporto Trapani-Birgi, volerne ancora cambiare il nome è da sempliciotti se poi non c’è l’operatività dello scalo. Qualcuno ha voluto lanciare anche una frecciatina all’attuale presidente Airgest, Salvatore Ombra, che tanto sta facendo per riportare la Ryanair al Vincenzo Florio.
Vito Armato, Lega, ha sostenuto che la più grande evasione fiscale in Sicilia è stata fatta proprio dalla compagnia Ryanair, incassando i biglietti qui ma pagando le tasse in Irlanda.
Nessuno ha spiegato ad Armato che le tasse si pagano dove le aziende hanno la sede legale.