Procura della Repubblica, Amministrazione comunale, Associazioni “Metamorfosi” e “Casa di Venere” assieme a difesa delle vittime di violenza di genere.
È questo l'obiettivo prioritario del Protocollo d'Intesa che i rispettivi rappresentanti hanno firmato nel Palazzo di Giustizia di Marsala, avviando - di fatto - la realizzazione dello “Sportello per l'accoglienza, l'ascolto e l'assistenza in favore delle cosiddette fasce deboli della popolazione e delle vittime di violenza di genere”.
Il procuratore Vincenzo Pantaleo, il sindaco Alberto Di Girolamo, la dott.ssa Anna Maria Bonafede e la dott.ssa Francesca Parrinello hanno così condiviso un significativo impegno che - ciascuno per la propria competenza - li vede coinvolti in attività di sostegno alle vittime di violenza, individuare strumenti utili a creare con le stesse un clima di fiducia per rompere il silenzio e denunciare gli abusi, affiancare le vittime di violenza per assicurare loro il ritorno ad una vita serena. “Contrastare la cultura della violenza e soprattutto l'accettazione di questo atteggiamento culturale è la mission di questa iniziativa, ha affermato il procuratore Pantaleo.
Del pari importante sarà anche l'attività preventiva dello Sportello che, e questa è una novità, è complementare e si affianca a quella ordinaria, prettamente repressiva”. La presenza nella Procura di Marsala del nuovo servizio sarà portata a conoscenza della cittadinanza attraverso azioni di promozione, come confermato anche dal sindaco Di Girolamo e che ha altresì sottolineato il proficuo lavoro svolto sul territorio dagli assessori Clara Ruggieri (Politiche sociali) e Anna Maria Angileri (Pari Opportunità). Aggiungendo:“Occorre scardinare il fenomeno con mirate attività di sensibilizzazione, instaurare un dialogo con le vittime, combattere l'idea che si possa possedere un'altra persona anziché rispettarla come essere umano”.
L'Amministrazione comunale contribuirà ad arredare il locale che ospiterà lo “Sportello Antiviolenza” che sarà coordinato da “Metamorfosi” e “Casa di Venere”, le stesse che hanno predisposto il progetto ritenuto rispondente alle finalità istituzionali. A gestire il servizio sarà il personale specializzato delle suddette Associazioni, in possesso di adeguate conoscenze e competenze in ambito psicologico, giuridico, assistenziale e con una vasta esperienza nel settore dell'assistenza alle vittime di violenza di genere.