Siamo alla puntata del 19 dicembre, gli spettatori si accontentino: durata 3 minuti e pochi secondi.
Il consiglio comunale di Marsala non ha tempo per presentarsi nella sua interezza, per dedicarsi alle situazioni di piena criticità come quella della casa di riposo Giovanni XXIII.
Pazienza. Quella degli altri. Singolare è come chiedano che l’amministrazione li faccia partecipi di percorsi e scelte politiche. Una coerenza da brividi.
Si sono scaldati i lavoratori dell’Ipab, lo ricordiamo: si tratta di uomini e donne che non percepiscono lo stipendio da 57 mesi, 5 anni. Ci sono famiglie al collasso, disperate.
L’incontro di ieri pomeriggio, con il consiglio e l’amministrazione, avrebbe avuto come obiettivo quello di tentare una ulteriore via di salvezza.
Si sono sentiti presi in giro, queste povere anime, che puntualissime si sono presentate a Palazzo VII Aprile, dando una lezione di dignità e di rispetto verso la forma istituzionale ai semi occupanti dell’aula consiliare. Tra pochi mesi si presenteranno tutti, con un santino nuovo.
L’iter, intanto, di trasferimento dei dipendenti a carico di una nuova cooperativa con i locali in contrada Rakalia è stato bloccato, la Regione ha sostituito il vecchio commissario con uno nuovo, si tratta di Maurizio Norrito. E nonostante la presenza di una cooperativa che si è resa disponibile la legge prevede ugualmente di fare una manifestazione di interesse.
E’ pur vero che la situazione è grave da anni, non si può pensare di lavorare sempre in emergenza. Nell’aula consiliare è scoppiata la bagarre, i lavoratori sono stanchi. Si tratta di sopravvivenza. Brutte scene e parole grosse, il presidente Enzo Sturiano e il vice sindaco Agostino Licari hanno cercato di far rientrare la situazione.
Si torna in consiglio oggi alle 16.30, numero legale permettendo. Lo spettacolo potrebbe andare in scena sempre con un’ora e mezzo di ritardo.
Gli spettatori abbiano pazienza.