Cambio di passo in Sicilia per l’assistenza domiciliare agli anziani, Ruggero Razza, assessore regionale alla Sanità, firmerà un decreto con cui si supereranno i sistemi delle gare per l’affidamento dei servizi e si andrà verso un modello di accreditamento. Alla stregua di quello che avviene per le case di cura convenzionate.
Il provvedimento si è reso necessario alla luce di una presenza in Sicilia di oltre un milione di sessantacinquenni che ricevono assistenza domiciliare per almeno 18 ore l’anno. Una media che grava sulle aziende sanitarie, gli operatori che erogano le prestazioni provengono proprio dalle strutture interne ovvero da associazioni che lavorano per conto dell’ASP.
La rivoluzione consiste nel non appesantire gli ospedali ma di garantire l’assistenza domiciliare integrata, il nuovo modello entrerà a breve in vigore. Le cooperative per essere accreditate dovranno avere dei requisiti e la formazione necessaria. Entro i primi mesi del nuovo anno il bando
indicherà i requisiti richiesti e quindi ottenere poi il budget annuo, sarà direttamente il paziente a decidere in quale struttura affidare le sue cure.
Intanto è stato siglato il Patto per la Salute tra la Regione Siciliana e il Ministro Roberto Speranza, sono state confermate le risorse per il 2020 che ammontano a 2 miliardi di euro e anche quelle per 2021 per un altro milione e 5 miliardi di euro. Il Ministro rassicura l’obiettivo del governo che è quello di investire nel comparto della salute, tanto da prevedere entro la fine della legislatura uno stanziamento per ben 10 miliardi di euro.
Nuovi strumenti anche per la misurazione della qualità delle cure che riguarderanno l’appropriatezza dei servizi sanitari regionali.