Oggi a Palermo, ai Cantieri Culturali della Zisa, all'assemblea straordinaria dei Comuni siciliani interverrà padre Antonio Garau, ispiratore del movimento «Valigie di cartone». «Siamo ben lieti che padre Garau, condividendo lo spirito della nostra iniziativa, abbia chiesto di intervenire all'assemblea dei 390 comuni siciliani», dice Leoluca Orlando, presidente dell'Anci Sicilia e sindaco di Palermo.
«L'attenzione e presenza di padre Antonio, come la partecipazione di esponenti delle organizzazioni sindacali, è per noi sindaci e amministratori locali una importante conferma di come in una fase storica così difficile - continua - non vi sia spazio per battaglie di parte e ciascuno debba assumersi senza ulteriore indugio la responsabilità di ciò che sta accadendo nei territori della nostra Regione». Orlando sottolinea l'esigenza di «evitare che migliaia di siciliani e tantissimi giovani siano costretti alla fuga e per frenare lo spopolamento» e ritiene che sia «necessario ed urgente il coinvolgimento non soltanto delle istituzioni locali ma anche delle forze economiche e sociali e delle istituzioni a associazioni religiose e laiche».
Orlando interviene anche sui conti della Regione. «Anche a seguito di quanto emerso dal giudizio di parificazione della Corte dei Conti - dice il presidente di Anci Sicilia -, la situazione finanziaria della Regione, nonostante le ultime norme approvate in sede nazionale, non consente di nutrire alcuna certezza sulle risorse che nel triennio 2020-2021-2022 saranno destinate agli enti locali». Da qui la richiesta di «precisi impegni sulle risorse destinate agli enti locali».
Troppe volte, continua Orlando, «lo Stato e la Regione, forti del potere di fare le leggi, hanno approvato, anche in contrasto tra loro, norme propagandistiche e di difficile interpretazione la cui attuazione però è stata demandata ai Comuni. Norme che nel tempo, specialmente al Sud, hanno impoverito gli enti locali e trasformato i sindaci in esattori, contribuendo così a determinare, attraverso i tributi locali, quel meccanismo recessivo che negli ultimi anni ha fatto sprofondare il valore delle proprietà immobiliare e ha creato ulteriore povertà».