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17/01/2020 06:00:00

Il sindaco di Castelvetrano: “Non ho mai pensato di demolire l’ex convento"

 Una leggerezza dell’ufficio tecnico starebbe alla base dell’ordinanza di demolizione dell’ex convento degli Agostiniani.

Conseguenza di un mero errore di valutazione” da parte del comune, come già intuito dalla sezione locale dell’associazione Italia Nostra che nei giorni scorsi aveva inviato una segnalazione (con richiesta di revoca dell’ordinanza).

Insomma, la vicenda non ha nulla di politico. Né, tantomeno, ha mai polarizzato l’attenzione dei castelvetranesi.

 

Abbiamo chiesto al sindaco Enzo Alfano di spiegarci, dal suo punto di vista, come siano andate le cose.

 

Personalmente non ero a conoscenza del carattere storico dell’edifico.

Ma molto prima della nota di Italia Nostra, ne ero venuto a conoscenza dall’avvocato Chiara Donà Dalle Rose e avevo subito bloccato sia la decima direzione che la polizia municipale e l’ufficio tecnico.

 

Però ha firmato lei l’ordinanza.

 

Quando ho sollecitato gli interventi su tutta l’edilizia pericolante, la polizia municipale ha prodotto un documento che sarebbe diventato un’ordinanza da fare firmare al sindaco. Ho firmato sulla scorta dell’intervento dei vigili del fuoco, dell’ufficio tecnico e della stessa polizia municipale.

Ma nel giro di poche ore da quella firma, fui appunto contattato dall’assessore alla cultura. E a quel punto chiesi degli approfondimenti e dissi all’ufficio tecnico e alla polizia municipale di non notificare al proprietario quell’ordinanza, dal momento che quello era un edificio storico. Purtroppo gli era stata già notificata. Allora ho dato disposizione, nel caso di una richiesta di demolizione da parte del proprietario, di non autorizzarla. E naturalmente ho chiesto di revocare il provvedimento e prepararne un altro.

 

E se il privato, proprietario dell’ex convento, avesse cominciato in fretta la demolizione?

 

Non avrebbe potuto. Perché il relativo progetto di demolizione sarebbe dovuto passare dall’approvazione del comune.

 

Insomma, il sindaco di Castelvetrano non vuole abbattere gli edifici storici pericolanti della città?

 

Ma figuriamoci, ci mancherebbe altro. Non vedo perché io possa volere la demolizione di un edificio di importanza storica, per altro proprietà di un privato.

Io darei il giusto peso a questa vicenda, che non ha davvero nulla di politico.

E’ stata una svista tecnica che, in ogni caso, non avrebbe mai prodotto un’effettiva demolizione.

Probabilmente l’esame di merito è stato fatto soltanto dall’esterno, come muro pericolante.

 ***

A brevissimo, quindi, l'uscita di una nuova ordinanza per la cosiddetta messa in sicurezza. ma con il termine per l'ottemperanza ridotto da 30 a 10 giorni.

 

Egidio Morici