Nervi tesi a Mazara del Vallo sul nuovo caso dell’acqua “inquinata”. Tensioni, neanche a dirlo, tra l’opposizione e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Quinci.
L’acqua che arriva dal pozzo Ramisella dell’acquedotto comunale avrebbe dei valori di nitrati oltre il consentito. Per Giorgio Randazzo, capogruppo della Lega in consiglio comunale, la giunta Quinci sapeva tutto da mesi e non ha informato la cittadinanza. Si difende l’amministrazione, dicendo che sta lavorando per risolvere il problema e che ne è venuta a conoscenza solo da poco.
Il dato, intanto, è che in alcune zone di Mazara del Vallo l’acqua che esce dai rubinetti ha dei valori di nitrati oltre la soglia consentita. Uno sforamento che è stato accertato dall’Asp in ben due occasioni.
Il 24 ottobre scorso il Dipartimento di prevenzione della Salute ha inviato una nota in cui informava il Comune che aveva effettuato il prelievo di un campione di acqua presso la fontanella del Lungomare Fata Morgana e dalle analisi è emersa la non conformità dei parametri di nitrati. Con quella nota si chiedeva “con somma urgenza” la sospensione dell’attingimento di acqua del pozzo di Ramisella 3.
Secondo il consigliere Randazzo il Comune non avrebbe fatto niente in quell’occasione. Durante una riunione della commissione consiliare su Salute e Igiene pubblica, il dirigente del terzo settore Giuseppe Asaro avrebbe omesso di dire ai consiglieri della presenza di nitrati oltre la soglia nell'acqua. Anzi avrebbe detto che "i nitrati sono in regola in quanto non sono molto elevati". Così non sarebbe però in pase alle analisi dell'Asp.
Poi è arrivata un’altra nota dell’Asp, il 16 gennaio scorso, in cui si ribadisce ancora una volta la “non conformità dell’acqua destinata al consumo umano” proveniente dal Pozzo di Ramisella 3.
Ovviamente la circostanza ha scatenato la polemica. In una nota la Lega di Mazara ha denunciato l’immobilismo dell’amministrazione comunale che avrebbe saputo dell’acqua inquinata ma avrebbe fatto finta di nulla.
“Ci saremmo aspettati dal Sindaco di Mazara del Vallo, che afferma solo dopo l’interrogazione della Lega – Salvini Premier che la nota è arrivata da pochi giorni, che questo argomento sarebbe stato argomento di apertura del Consiglio Comunale. Ci saremmo aspettati dal presidente della IV Commissione, consigliere Palermo , a suo stesso dire operante nel settore della salute da una decina di anni, anziché una mozione vaga e basata, come da lui stesso ha firmato, su “voci circolanti” ,la pretesa di serie risposte e azioni concrete da parte del Sindaco. Ma più di tutto ci saremmo aspettati, cosi come impone la legge, che il Sindaco ,che è l’Autorità sanitaria territorialmente competente alla salvaguardia e alla tutela della salute e dell’igiene pubblica, avesse dato già per tempo, senza aspettare la nostra richiesta e usando quegli stessi strumenti mediatici da tutti noi ben pagati, le dovute e necessarie comunicazioni a quella porzione di cittadinanza che ad oggi sta utilizzando quotidianamente acqua non conforme al consumo umano”.
Duro lo scontro in consiglio comunale tra il rappresentante della Lega, Giorgio Randazzo, che ha presentato un esposto in Procura sulla vicenda, e il sindaco Quinci. Randazzo ha accusato l’amministrazione comunale di non dire la verità sui fatti che riguardano la salute dei cittadini. Quinci ha risposto che è lui che “ha inventato menzogne in campagna elettorale”. Il sindaco di Mazara si è difeso dicendo che non ha nascosto nulla e che la questione dell’acqua sta emergendo di recente. “L’Asp in questi giorni ci ha comunicato che c’è un problema di nitrati, non quattro mesi fa. Ci siamo subito attivati, ma la soluzione non può essere togliere l’acqua a 20 mila persone. Stiamo rifacendo gli esami e a breve metteremo in campo le soluzioni idonee. Ma non possiamo risolvere i problemi in un giorno”.
Il sindaco in sostanza dice che solo adesso è arrivata la comunicazione dell’Asp. Ma allora, se così fosse, chi ha tenuta nascosta quella comunicazione di ottobre?