Aggiornamenti sul coronavirus:
Ricoverati allo Spallanzani di Roma i primi due casi di coronavirus in Italia: sono due turisti cinesi. Conte: «Non c’è da preoccuparsi». Una nave da crociera con seimila persone a bordo è rimasta bloccata tutto il giorno a Civitavecchia perché tra i passeggeri c’era una donna cinese con la febbre. I test hanno accertato che non ha il coronavirus. L’Oms ha dichiarato l’emergenza sanitaria «globale». C’è un sesto caso di contagio in Francia. La Russia chiude il confine con la Cina. Un diciassettenne disabile nella Cina rurale è morto di fame perché i familiari sono stati messi in quarantena.
Il coronavirus è arrivato anche in Italia, a Roma. Due turisti cinesi, marito e moglie di 67 e 66 anni, sono risultati positivi alla malattia. La stanza dove i due soggiornavano all’hotel Palatino, nel cuore della Capitale, è stata sigillata. Ieri il pullman con a bordo una comitiva di asiatici, arrivati con lo stesso tour operator della coppia il 23 gennaio all’aeroporto di Malpensa, è stato scortato dalla polizia allo Spallanzani. Ospedale centro d’eccellenza per le malattie infettive che ieri sera ha chiuso il servizio di accettazione. Nel frattempo il governo ha stabilito lo stop ai voli da e per la Cina. Il nostro è il primo Paese in Europa ad adottare questa misura. Sempre ieri, durante la conferenza stampa organizzata per dare la notizia, il premier Giuseppe Conte ha spiegato che non c’è “nessun motivo di preoccupazione”.
Per tutta la giornata di ieri la nave da crociera Costa Smeralda di Costa Crociere è rimasta bloccata nel porto di Civitavecchia con seimila persone a bordo e mille a terra: due passeggeri cinesi sono stati messi in isolamento perché sospettati di aver contratto il coronavirus 2019-nCoV. I due, marito e moglie di Macao, erano partiti da Hong Kong ed erano arrivati all’aeroporto di Milano Malpensa il 25 gennaio. Poi si erano imbarcati a Savona. L’uomo non aveva sintomi influenzali, la donna aveva la febbre alta. In mattinata sono saliti sulla nave medici dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma. Le analisi hanno dato un primo esito negativo. Al che, alle 14.30, il comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia, d’accordo con l’Ufficio di sanità marittima, ha autorizzato lo sbarco. Ma il sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, s’è opposto, urlando: «Ma siete pazzi? Chi ha dato l’ordine di sbarco? Vi porto tutti in Procura, se fate scendere qualcuno lo fate a vostro rischio». In serata è arrivata la conferma dei risultati negativi: la donna cinese ha solo l’influenza. La nave ripartirà questa mattina.
Costa Crociere ha spiegato che «a seguito della decisione presa dal ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica Popolare Cinese di sospendere viaggi e attività turistiche come forma di prevenzione e controllo della diffusione del nCoV CoronaVirus, la compagnia ha deciso di cancellare a scopo precauzionale 9 crociere delle sue navi in partenza dalla Cina dal 25 gennaio al 4 febbraio 2020.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato l’emergenza sanitaria «globale». La Cina, ha detto il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, «ha preso straordinarie misure per fare fronte all’emergenza, ha isolato il virus, lo ha sequenziato e ha condiviso i dati con tutti». Però non è possibile immaginare quanto grande sarà questa emergenza e quindi bisogna essere preparati ad affrontarla.
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Il numero dei morti dovuti al coronavirus è salito a 170, tutti in Cina. I casi confermati d’infezione sono 7.700, quelli fuori dalla Cina superano la settantina, distribuiti in una ventina di Paesi. C’è un sesto contagio confermato in Francia, un medico entrato in contatto con una persona affetta dal virus che poi è tornata in Asia. La trasmissione del virus da persona a persona è stata registrata anche in Germania, Taiwan, Vietnam e Giappone. Proprio a Tokyo c’è preoccupazione perché tre dei 206 passeggeri evacuati mercoledì da Wuhan sono risultati infetti. Da ultimo ieri Filippine, India e Tibet hanno confermato casi di contagio. La Russia ha chiuso i confini con la Cina.
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Il caso del diciassettenne disabile, affetto da paralisi cerebrale infantile, morto di fame e di stenti in un villaggio della contea di Hong’an, a cento chilometri di Wuhan, dopo che il padre e il fratello erano stati messi in quarantena. Per sei giorni era rimasto solo.