Misiliscemi si appresta a diventare nuovo Comune della provincia di Trapani, dopo il sì della giunta regionale. Salvatore Tallarita, uno dei promotori dell'iniziativa che accorpa otto frazioni del Comune di Trapani che daranno vita ad un Comune di circa 8 mila abitanti, è praticamente fatta.
Abbiamo fatto un passaggio importante che legittima la creazione del Comune di Misiliscemi, e certifica che il lavoro fatto dall'associazione Misiliscemi fatto in tutti questi anni risponde ai requisiti di legge.
Dopo la giunta regionale la palla spetta all'Ars, prevede intoppi?
La giunta non può legiferare, quindi ci vuole necessariamente il passaggio in aula. Credo che non ci siano problemi. Non viene chiesto un parere di natura politica su questo percorso. E' soltanto un'attestazione di un atto amministrativo.
Sembrava difficile, ma il traguardo è lì.
Il traguardo è vicino da un punto di vista burocratico. In questi anni abbiamo lavorato affinchè si possa dare un segno di novità al territorio e si possa cambiare la qualità della vita. Si sta lavorando, molta gente si sta avvicinando a questo percorso giunto quasi in dirittura d'arrivo.
Quali frazioni formeranno il Comune di Misiliscemi?
Le frazioni sono otto: Salinagrande, Palma, Pietretagliate, Marausa, Locogrande, Rilievo, Guarrato e Fontanasalsa. Gli abitanti sono circa 9 mila.
Siete già in campagna elettorale?
No. Il percorso è quello di creare una mentalità che renda tutti partecipi. Non è questione di fare campagna elettorale, ma dobbiamo riuscire insieme a cambiare le sorti di questo territorio.
Le frazioni sono sempre state il tallone d'Achille delle amministrazioni comunali, perchè?
C'è una visione miope. Noi viviamo in una posizione strategica rispetto all'intera provincia. Sento parlare spesso di “grande città”. Noi non stiamo costruendo Misiliscemi perchè ci dovremmo trincerare in un'isola felice. In realtà vorremmo essere quell'elemento che faccia da traino affinchè si inizi a ragionale seriamente su una politica di sistema per una progettualità più ampia.