Gentile redazione, mi chiamo Anna e sono la mamma di una piccola prematura che è stata curata nel reparto di terapia intensiva neonatale di Trapani.
Premetto col dire che nulla ho da rimproverare o appuntare nell’operato dei medici e degli infermieri, persone umane e disponibili oltre che competenti. Il motivo di questa mia lettera è il voler mettere in evidenza le condizioni disastrose in cui operano queste persone: reparto piccolo pieno di culle quasi ammassate l’una sull’altra, dove a malapena c’è lo spazio per una sedia dove potersi accomodare per allattare, ma vi assicuro che è veramente esiguo.
Gli infermieri e i medici, ripeto sempre disponibili, si muovono come in un formicaio così stretto che nel momento che è consentito la visita dei genitori dentro il reparto, sembriamo essere al corso nell’ora di punta! Per non parlare dell’arredo interno. Decisamente fatiscente e vecchio. Quando poi ho saputo che i bambini vengono lavati sotto un rubinetto perché non c’è spazio per i fasciatoi, vi confesso che la cosa un po’ mi ha indisposto.
La pavimentazione è fatiscente e mentre mia figlia era ricoverata, una infermiera è pure inciampata. Credo che la neonatologia dell’ospedale di Trapani sia un ottimo reparto con eccellenti professionalità, ma questi operatori meritano di lavorare secondo me in condizioni migliori. E se ci fosse qualcunaltro in più in turno sarebbe pure meglio. Vi scrivo non per denunciare un caso di malasanità, anzi; devo la vita di mia figlia a queste persone meravigliose, ma ripeto , il reparto è sicuramente da allargare e modernizzare.
Grazie, Anna