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07/02/2020 06:00:00

Reddito di cittadinanza, ecco i numeri della prima indagine della Finanza sui percettori

 Al setaccio i beneficiari del reddito di cittadinanza che in base all'incrocio delle banche dati potrebbero non averne diritto, a partire dai 184 a più alto rischio di risultare truffatori.

I percettori sono nel mirino della Guardia di Finanza. Degli oltre 2706 cittadini controllati, 184 hanno avuto un punteggio di rischio altissimo che è il frutto di una analisi e dell’incrocio delle banche dati e in questi sicuramente i militari troveranno un furbetto.

Altri 408 sono quelli con punteggio leggermente più basso ma sempre a rischio e a questi vanno aggiunti i 2030 soggetti e 78 datori di lavoro con un punteggio a rischio. Ai percettori furbetti del reddito di cittadinanza però vanno aggiunte 172 società al centro dell’indagine delle Fiamme Gialle dalle quali emergono licenziamenti e dimissioni sospette con l’obiettivo di percepire il reddito.

Nei mesi scorsi i nuclei speciali hanno preso l’incarico delle persone da controllare. Tra le Regioni, la prima con il maggior numero di persone da controllare è il Lazio con 325, segue la Lombardia con 314 casi che è davanti alla Campania con 287 casi a rischio, la Sicilia con 251, il Piemonte con 215, ed ancora la Puglia 196 e l’Emilia Romagna 177.

Tra le Regioni virtuose invece la Valle d’Aosta ha fatto registrate solo 4 casi, il Molise 18 e il Trentino Alto Adige con 27 potenziali furbetti.
Sono questi i numeri che danno un primo quadro dello specchietto dell’Italia in seguito alla prima attività analitica di quei cittadini che contavano di riuscire a farla franca dichiarando dati non veritieri della loro reale situazione economica.

I controlli per tutelare la spesa pubblica sono stati fatti sulle dichiarazioni sostitutive uniche necessarie per la compilazione dell’Isee, sia dalle stesse domande di accesso al reddito di cittadinanza presentate all’Inps. Indagini che sono state portate avanti grazie alla collaborazione di Sogei o di Aci che riguarda le verifiche per 49mila persone e tra questi 37.686 nuclei familiari composti da un solo membro e 10881 con un unico componente disabile, 480 nuclei formati da due adulti. A giorni ci saranno i risultati della prima attività d'indagine.