Era destinata ad un avvocato trapanese, Monica Maragno, la pen drive esplosiva confezionata dal palermitano Roberto Sparacio. L’ordigno, però, esplose tra le mani di un agente di polizia della sezione di Pg della Procura, Gianni Aceto, che rimase ferito ad una mano.
Oggi il Pm Francesca Urbani, a conclusione della sua requisitoria, ha chiesto sei anni e quattro mesi per l’Unabomber. La sentenza sarà emessa il prossimo 21 febbraio.
Ricevuta la missiva contenente la pen drive, Monica Maragno presentò denuncia alla Procura, consegnando il plico. A Gianni Aceto il compito di visionarne il contenuto. Non fece in tempo ad inserirla nel Pc : la penna Usb, infatti, gli esplose tra le mani.
Sparacio venne arrestato dagli agenti della Squadra mobile di Trapani.