La piazzetta Sant’Agostino di Trapani ora è ‘cardioprotetta’. Nella mattinata del 28 febbraio infatti, sul marciapiede accanto a DP-Digital Photo, è stato installato un DAE, acronimo di Defibrillatore semi-Automatico Esterno, donato dai coniugi Marisa Clemente, proprietaria dell’attività, e Francesco Lo Giudice, vigile del fuoco. Un gesto importante il loro perché la possibilità di salvare una vita rimane ancora oggi legata ad una azione illuminata e volontaristica come questa.
“Sono 17 anni che siamo in questa piazza abbiamo pensato di dare un contributo concreto e utile a tutti. I defibrillatori non hanno costi eccessivi e così l’anno scorso abbiamo deciso di non investire in pubblicità per realizzare questo presidio salvavita perché basta poco per salvare una vita.” E’ attraverso le parole del signor Lo Giudice che cercheremo con questo articolo di rendere concreto il loro gesto dando indicazioni tutte le indicazioni utili per localizzare e usare il DAE.
IL DAE SALVA LA VITA
Quando si verifica un arresto cardiaco improvviso, il defibrillatore è l'unico strumento efficace per intervenire con rapidità su una persona colpita dal malore. Il 70% delle persone colpite muore prima di raggiungere l'ospedale, perché le possibilità di sopravvivenza scendono del 10% nel primo minuto e del 50% già dopo 5 minuti, mentre il tempo necessario per l'arrivo dei soccorsi richiede circa 15 minuti.
Di contro “Le statistiche dicono che dall’83 all’89% delle persone affette da arresto cardio respiratorio, - spiega Francesco Lo Giudice - se prese in tempo con apparecchi come i defibrillatori o con l’intervento di operatori che già sanno fare il massaggio cardiaco, si possono salvare. E’ una percentuale altissima. Visto che abbiamo le percentuali altissime ma mancano i presidi idonei, come cittadini cerchiamo di fornire i presidi. Come noi anche altri si sono messi in moto per fornire questo servizio alla comunità”.
CENTRO STORICO: ECCO DOVE SONO I PRESIDI SALVAVITA
Nella zona del centro storico e porto di Trapani gli altri DAE sono uno davanti alla Cattedrale, un altro al Corpo Piloti del porto di Trapani. Se ne aspetta un altro alla sala di attesa dei traghetti per le isole.
Quello appena donato è in una posizione centrale e perciò strategica: Piazza Sant’Agostino infatti è afferente al centro storico, a pochi metri dal porto, vicino alla Biblioteca Fardelliana (priva di DAE) e al cinema Ariston.
Tutti luoghi dove c’è un alto numero di persone e quindi maggiore probabilità statistica che possa verificarsi un evento di arresto cardiaco.
Per comprendere l’importanza e la grandezza di questo gesto, basti pensare che in Italia non c’è alcun obbligo di presenza di defibrillatore in luoghi pubblici Non a scuola, nelle piazze, stazioni. Non vige alcun obbligo neppure per gli impianti sportivi, se non durante le gare agonistiche (legge Balduzzi).
IL DAE DI PIAZZA SANT’AGOSTINO
Il presidio salvavita in piazza Sant’Agostino è un Totem da terra realizzato in lamiera zincata e verniciata di giallo che al suo interno, dietro un vetro trasparente di facile apertura, ospita il defibrillatore. Il DAE è sempre identificato con una segnaletica verde che riporta appunto la scritta DAE con l'icona di un cuore con una "saetta".
Francesco Lo Giudice: “Non ci sono rischi di furti anche perché è geolocalizzato e videosorvegliato, quindi appena si allontana dalla postazione viene immediatamente segnalato ad una apposita applicazione”.
Il defibrillatore donato è ZOLL AED Plus, non un modello qualunque ma l’unico con Real CPR Help strumento che rende il DAE di facile utilizzo a chiunque durante una situazione di emergenza. Solo la metà delle vittime di un arresto cardiaco improvviso ha bisogno di defibrillazione. Per tutti, però, è necessaria la rianimazione cardiopolmonare (RCP). Questo è l'unico DAE in grado di "rilevare" che il soccorritore sta effettuando una RCP e di aiutarlo ad eseguirla correttamente. Infatti questo defibrillatore è in grado di fornire un feedback in tempo reale sulla profondità e la frequenza delle compressioni toraciche e produrre segnali acustici e visivi che aiutano i soccorritori a lavorare sul paziente.
COME SI USA IL DAE
Francesco Lo Giudice: “Sono semplici da usare e hanno linee guida internazionali. Può venire anche l’americano perché le linee guida sono le stesse. Questi defibrillatori sono censiti dal 118. Chiamando il 118, l’operatore individua il DAE più vicino alla vittima con il GPS e ne comunica la posizione al soccorritore. Chiunque lo può prendere infatti non è chiuso. E’ aperto a tutti. In un caso estremo, una persona inesperta può anche essere formato dal 118 al momento. Viene detto come accenderlo e il defibrillatore dice tutto quello che si deve fare. Sulla collinina c'è pure la catena del salvavita”. Non è una cosa complicata. Guardi secondo il mio modesto parere già dalle scuole elementari bisognerebbe dedicare un po' di tempo a fare questo”.
CON TONY ALESTRA PER FORMARE GLI OPERATORI
Francesco Lo Giudice: “Oltre la donazione del defibrillatore abbiamo organizzato anche i corsi per formare operatori per l’utilizzo del salvavita tra le persone che lavorano in questa piazza. Vuoi il portiere del condominio, vuoi il personale del cinema, del bar, o chi lavora nella zona è stato formato. Il corso ha avuto una durata di sole 5 ore ed è stato seguito dopo l’orario di lavoro. Ci siamo pertanto rivolti ad un tecnico esperto in installazione di defibrillatori pubblici, Tony Alestra. E’ lui che ha anche curato la formazione alle manovre rianimatorie e illustrato l’utilizzo dell’apparecchio salvavita”. Tony Alestra, organizza questi corsi di primo soccorso aperti alla popolazione denominati BLSD (Basic Life Support - early Defibrillation). Quella "D" in fondo sta proprio a indicare che la persona viene formata anche all'uso del defibrillatore. Alestra è molto conosciuto a Trapani anche per il“Rescue Day”, giunto alla quinta edizione, la giornata di sensibilizzazione che riunisce le associazioni di volontariato, provenienti da tutta la Sicilia, con lo scopo di dimostrare ai cittadini cosa succede in caso di emergenza.
CHI SI FA CARICO ANCHE DELLA MANUTENZIONE DEL DAE
Francesco Lo Giudice: “Come donatori del DAE, ci facciamo carico noi della sua manutenzione. Ogni 2 anni scadono le piastre: il fornitore ci segnalerà la data. Ma dalla teca, che è trasparente, si evincono le diverse scadenze delle piastre e si evidenzia anche lo stato della batteria. Mi ha fatto notare Tony Alestra che comunque anche se la batteria dovesse segnare il rosso in ogni caso 9 scariche le dà e 9 scariche salvano la vita”.
Anna Restivo