di Marco Marino
Che spazio ha la lettura all'interno delle nostre città, e quindi delle nostre vite? Secondo gli ultimi dati Istat, molto poco. Del Paese viene sempre data un'immagine divisa: durante l'anno, al Nord una persona su due legge almeno un libro; al Sud una persona su quattro. E in particolare in Sicilia i numeri sono terribilmente sconfortanti.
Ma i numeri, lo sappiamo, non indagano le ragioni dello sconforto, non propongono vie di fuga e non avanzano proposte. Servono a tutti per avere piena consapevolezza della situazione reale da cui bisogna ripartire. Alle amministrazioni e ai cittadini che riconoscono la lettura come valore irrinunciabile per la propria comunità, spetta invece una domanda: che fare?
A questo interrogativo la città di Marsala - venerdì 6, alle ore 10, al Complesso Monumentale San Pietro - risponde firmando un Patto per la lettura. Lontani dalle retoriche di circostanza, sono chiamati a raccolta tutti gli operatori culturali, sia pubblici che privati, per sottoscrivere un impegno nei confronti della cittadinanza: creare spazi e occasioni per avvicinare i "non-lettori" all'universo letterario. Promuovere i luoghi in cui la lettura vive, come la biblioteca comunale, le due librerie cittadine, le associazioni culturali, i festival. Investire nella lettura per l'infanzia, perché ciò che si prospetta oggi come felice utopia domani diventi una sana abitudine.
Marsala è una città-territorio complessa. Non sempre, e non per tutti, è facile raggiungere le case dei libri. Deve essere compito e interesse di tutti i protagonisti del Patto per la lettura accorciare - fino ad annullare - le distanze che si pongono.
Come dicevamo, tutti questi interventi appaiono felici e irraggiungibili utopie. Ma la città sembra davvero essere intenzionata a misurarsi con una sfida così difficile: «e se ognuno fa qualcosa, si può fare molto».
La firma del Patto, inoltre, dà a Marsala la condizione necessaria per poter essere indicata come Città che legge, per il biennio 2020-2021. Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e il Centro per il libro e la lettura sostengono e patrocinano le realtà che dimostrano di avere i requisiti adatti per favorire quello sviluppo profondo, urbano e comunitario, che le città le migliora sul serio.
A febbraio Marsala ha presentato la sua candidatura come Città che legge. A supportarne la candidatura sono stati diversi attori del territorio: la Soprintendenza Beni culturali di Trapani e il Parco Archeologico di Lilibeo-Marsala; gli Istituti Superiori “G. Garibaldi”, “Pascasino”, “Giovanni XXIII-Cosentino” e “P. Ruggieri”; i Comprensivi “S. Pellegrino”, “A. De Gasperi”, “G. Sirtori” e “M. Nuccio”; i Circoli didattici “Cavour” e “Strasatti Nuovo”; le librerie “Albero delle Storie”, “Mondadori” e “Giunti al Punto”; le Associazioni “38° Parallelo”, “Istantanee”; “Banca marsalese della memoria” e “Nonovento”; l'agenzia di comunicazione “Tatzebao srl” e la testata giornalistica-radiofonica “Erremmeci srl”.
Venerdì comincia un lungo, edificante, cammino.