In seguito all’emanazione del decreto legge del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo e valido fino al 3 aprile 2020 bisogna fare un pò di chiarezza.
L’economia italiana si sta fermando, i bar, i ristoranti, gli hotel sono deserti. Tutte le attività commerciali stanno subendo un calo che comporterà una crisi impattante sui cittadini.
Cercando di mettere ordine, senza cadere in allarmismi, in modo schematico sintetizziamo che sono SOSPESE fino al 15 marzo: tutte le attività didattiche in tutte le scuole di ordine e grado e negli atenei italiani , i corsi professionali, cinema, teatri, discoteche/sale da ballo. Trasferte di tifosi in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, nelle province di Pesaro ed Urbino e di Savona.
Sono sospese le attività di visita ai musei e luoghi di cultura tranne che non assicurino: una fruizione di poche persone avendo cura dello spazio dei locali, la distanza di almeno un metro tra i visitatori.
Sono sospesi: viaggi di istruzione, scambi e gemellaggi, visite guidate di scolaresche, congressi, riunioni, meeting ed eventi sociali che coinvolgono il personale medico e di pubblica utilità.
Rinviati dopo il 15 marzo tutti gli altri convegni e congressi, che creino un affollamento che comporta il mancato rispetto della distanza di sicurezza.
Per quanto attiene ai bar, ristoranti, pub le loro attività NON SONO SOSPESE a condizione che:
Il servizio sia fatto solo per i posti a sedere
I clienti siano nelle condizioni di stare a distanza di un metro l’uno dall’altro ( per intenderci è la distanza di un braccio steso).
Tutte le altre attività commerciali possono continuare ad operare purchè consentano l’accesso in maniera contingentata e si mantenga la distanza prevista.
Stessa cosa per i mercati rionali e per i luoghi di culto.
Un piccolo vademecum per evitare che la crisi economica già presente diventi il definitivo tracollo di tutte le attività commerciali.
I locali, pub, bar e ristoranti, DEVONO rispettare il numero di coperti previsto dall’esercizio.