Angelo Borrelli, capo della Protezione civile, nella conferenza stampa indetta dopo la dichiarazione di pandemia da parte del direttore generale dell’Oms ha puntualizzato che: “Chi esce a piedi deve portare l'autocertificazione".
Puntualizzazione doverosa visto che la gente continua a fare quello che vuole nonostante sia ripetuto in lungo e in largo che si può uscire per comprovata necessità: cibo, lavoro, salute ed emergenze.
A San Lazzaro, comune di Bologna, il sindaco ha dovuto smontare i canestri dai campi di basket perché frotte di ragazzi giocavano in barba alle regole. Ma rimanendo in Sicilia, un uomo positivo al tampone ad Agrigento è andato tranquillamente in giro a fare la spesa. Il reato di epidemia colposa è punito fino a 12 anni.
Come hanno risposto i cittadini trapanesi? Alcuni a modo loro. Dopo gli orari di chiusura, in centro storico, per lo più deserto, c’era chi correva, chi andava in bici con la radio a tutto volume, stranieri che facevano foto ai monumenti, persone sulle scale che si intrattenevano in chiacchere a circa 1 metro di distanza (tra cui uno anche raffreddato senza mascherina), chi passeggiava con l’amico, chi portava il cane solo e chi insieme con le amiche. Fossero stati fermati, 3 su 5 sarebbero stati sanzionati con ammenda fino a 206 euro o peggio con l’arresto. E solo così messi in salvo dal coronavirus loro e tutti gli altri.
I posti di blocco per il controllo dei pedoni sono aumentati. Rimane il problema dei senzatetto.
Borrelli (Protezione civile): “Senzatetto? Ho chiesto alle amministrazioni di trovare e organizzare adeguata assistenza” e per adesso in mancanza di specifiche disposizioni, alla polizia di Trapani non resta che invitare chi è senza fissa dimora ad evitare assembramenti e mantenere la distanza di almeno un metro.
CONSEGNE A DOMICILIO
Giuseppe Conte, parla in diretta agli italiani ed elenca le nuove misure: fino al 25 marzo "Saranno chiusi tutti i negozi tranne quelli per i beni di prima necessità, come farmacie e alimentari. Resta consentita la consegna a domicilio".
La soluzione caldamente consigliata dal Governo per evitare le corse spasmodiche ai supermercati o le file in farmacia, con conseguente assembramento, è proprio la “consegna a domicilio”: come già accaduto a Milano e a Roma, il cittadino consapevole e responsabile prediligerà la consegna a casa della spesa alimentare o dei farmaci, ordinata via telefono o via social. In Lombardia, modello poi replicato in gran parte di Italia, la consegna a domicilio in questa emergenza è stata offerta gratuitamente dai commercianti.
Si promuove poi il food-delivery ossia resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Praticamente le pizzerie e quei ristoranti (non molti) che siano attrezzati per la consegna dei piatti a casa.
Il consumatore usare un altro mezzo per avere la consegna del cibo a casa: l’ordine de cibo a km 0 via Facebook. Sempre su market si possono trovare salumi, tartufi, polpa di ricci di mare, caciotte, uova ( a 2 euro l’una!) e così via salvo anche qui il rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Si spera.
MASCHERINE, IGIENIZZANTI VENDITA ONLINE
Si provvede a fare scorta di tutto. In farmacia di medicinali e integratori e non manca la richiesta di disinfettanti per le mani, guanti e mascherine. Diverse farmacie hanno provveduto a stilare una lista di prenotazione e provvederanno a chiamare appena saranno disponibili i rifornimenti. Ma il commento più frequente e sommesso è che si rimarrà sprovvisti per molto tempo.
Intanto su Facebook, Amazon e Ebay proprio disinfettanti per le mani, guanti e mascherine sono in vendita a prezzi stellari, nonostante i tre colossi hanno annunciato misure restrittive per le inserzioni commerciali legate al Coronavirus. In particolare, Facebook prevede il divieto di postare inserzioni per la vendita di mascherine e di usare riferimenti al Coronavirus negli annunci di altri prodotti. Ma evidentemente i provvedimenti verranno implementati nei prossimi giorni visto che al momento digitando “mani” o “disinfettanti” nella sezione market del social, scegliendo Trapani come città e raggio di 40km, risultano ancora attivi molti annunci per la vendita di questo materiale. Ad esempio, a Marsala l’igienizzante per mani in un annuncio va da 4 a 11euro a confezione, mentre le mascherine risultano date gratis. Salvo chiamare apprendere che sono a pagamento e che sono pure terminate. Poi se si vuole comprarle a Palermo le mascherine ffp1 (dotate di filtro) si possono trovare a non meno di 50 euro.
In mancanza di mascherine, si potranno usare accortezze come coprirsi le vie respiratorie con le sciarpe o improvvisare mascherine fai da te, ma niente garantirà la propria salute e quella pubblica come “Uscire solo per lo stretto necessario e indispensabile” come ha ribadito Angelo Borrelli.
Anna Restivo