Il tempo della politica oggi si è fermato, le emergenze sono altre e sono legate essenzialmente a questioni di salute di una comunità intera. Tuttavia la polemica è stata servita ieri dal sindaco Alberto Di Girolamo o da chi ne gestisce la pagina facebook.
Lo scontro iniziale è tra il presidente Nello Musumeci e il Viminale, si ricorda che due provvedimenti, uno del Ministro alla Salute Speranza e uno della Ministra degli Interni Lamorgese, hanno imposto che nessuno, tranne rare eccezioni, potesse spostarsi dal luogo di residenza o domicilio.
I provvedimenti avevano come finalità quella di evitare che la Sicilia divenisse una Caporetto, ne ha fatto seguito anche un provvedimento della Ministra dei Trasporti De Micheli.
Risultato? Oltre 35 mila persone hanno raggiunto l’Isola. Ruggero Razza, assessore alla Salute ne indica un numero doppio addirittura che non si sarebbe autocensito sul sito dedicato, per questo si aspettano dai 4500 ai 7000 contagi, che al momento crescono di più di 100 unità al giorno. Non è un dato confortante.
Qualche giorno fa più persone erano pronte ad attraversare lo Stretto di Messina e a raggiungere la Sicilia da Villa San Giovanni, molte di queste autorizzate perché trattasi di personale sanitario o delle forze armate. Indubbiamente la preoccupazione c’è, tanto che a controlli pretesi dal sindaco di Messina, Cateno De Luca, sono state verificate in vari sbarchi più di 80 macchine con soggetti a bordo non autorizzati e per questi denunciati.
Il sindaco di Messina, ex deputato ARS dell’Udc, avrà anche i suoi metodi diretti e non certamente leggeri, il burocratese non fa per lui, e ne risponderà a chi di dovere e anche alla sua di collettività, che però il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, in piena emergenza da Coronavirus abbia il tempo di criticare le scelte di altri colleghi è una caduta di stile.
In passato quando un deputato del suo partito è entrato nel merito del suo modo di amministrare ci sono state le barricate contro il deputato.
Ieri pomeriggio sulla pagina istituzionale il Primo Cittadino ha commentato: “Cari concittadini, penso che un sindaco abbia il dovere morale oltre che civile di portare avanti sempre e comunque l'interesse concreto della collettività. Questo vale ancor di più nel particolare momento storico che stiamo vivendo, in cui il timore del contagio e dell'eventuale morte rende tutti più fragili e vulnerabili. A maggior ragione chi rappresenta un'Istituzione non deve fare scelte per avere maggior consenso o più popolarità sui social. Un sindaco, oggi più che mai, deve rappresentare una guida affidabile, autorevole, che faccia le scelte migliori per i propri concittadini. Scelte che, sempre e comunque, devono basarsi sulla veridicità dei fatti. Altrimenti, miei cari, l'unico risultato, oltre ad una valanga di like, è quello di generare panico, ansia, confusione, senza risultati concreti ed efficaci”.
Il riferimento chiaramente è a De Luca, che sulle banchine del porto di Messina ha tenuto una lunga diretta Facebook con oltre 140 mila spettatori, senza tuttavia avere mai il coraggio di citarlo direttamente.
Tirare il sasso e nascondere la mano.
Poi continua: “Un sindaco non deve fare ciò che i cittadini, spinti dall'ansia e dal panico, si aspettano, ma deve fare ciò che è meglio per la collettività. Perché un amministratore, soprattutto in un momento difficile come questo, deve riuscire a mantenere la mente lucida e i nervi saldi. Per me sono fondamentali i fatti concreti, tutto il resto è solo apparenza”.
E successivamente alla critica fatta sia a De Luca che a Nello Musumeci, presidente della Regione, scatta la fase due, quella della campagna elettorale, perché se fosse stato un comunicato informativo avrebbe dovuto - chi scrive - utilizzare un altro post ovvero la forma del comunicato stampa.
E quindi Di Girolamo comunica che: “I Vigili Urbani, seppur sotto organico, hanno controllato a Marsala ben 130 persone e 30 esercizi commerciali, (i dati vengono trasmessi quotidianamente in Prefettura). Fatti concreti sono l'aver chiuso già da tempo, anche prima dei vari decreti, il cimitero, i mercatini, villa Cavallotti, gli uffici comunali al pubblico. Aver sanificato la città (centro, quartieri popolari e contrade. Per queste ultime il lavoro continuerà nei prossimi giorni). L'aver sanificato le scuole, il tribunale, tutti i locali comunali. Aver rinviato di 3 mesi la data di pagamento dei tributi comunali. Aver sospeso il pagamento del parcheggio sulle strisce blu e la sospensione del divieto di sosta delle macchine per la pulizia delle strade”.
La campagna elettorale non è finita e si va ad oltranza: “Fatti concreti sono il servizio gratuito di sostegno psicologico, i continui appelli, anche tramite audio in giro per la città. E contemporaneamente, continuare a lavorare affinché, appena si arresta il rischio di contagio, i lavori dei numerosi progetti europei possano iniziare, creando occupazione. Oggi più che mai è richiesto a tutti noi amministratori ponderatezza, rigore e capacità decisionale”.
In un clima poco disteso con molta probabilità la data del 14 giugno per celebrare le amministrative troverà un ulteriore rinvio, c’è chi parla addirittura della primavera 2021.
Si pone il problema se i Comuni verranno commissariati ovvero rimarrà in carica l’attuale amministrazione. Alla Regione entro qualche settimana affronteranno il problema, in caso di commissariamento i sindaci a scadenza di mandato termineranno il loro percorso e anche i consigli comunali verranno sciolti.