Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
05/04/2020 15:55:00

Paolo Ruggirello ha il coronavirus. L'ex deputato trasportato in ospedale

 Paolo Ruggirello ha il coronavirus. L'ex deputato regionale di Trapani, oggi detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere ha contratto il Covid - 19. Erano fondati, pertanto, gli appelli dei familiari, che ieri su Tp24 sono intervenuti per chiedere che Ruggirello, che aveva febbre da parecchi giorni, venisse curato.

I medici, però, si erano rifiutati di fargli il tampone. Da qui il diniego alla scarcerazione per moviti di salute. Ma poi, dopo le insistenze dei familiari, è stato fatto il tampone. E avevano ragione loro: Paolo Ruggirello ha il coronavirus.

Quello di Ruggirello è il primo caso di  Covid-19 negli istituti penitenziari della Campania.

Viste le sue condizioni di salute, Ruggirello  è stato trasportato al Cotugno, mentre all'interno del carcere sono state attivare le misure previste per contenere il contagio.

Il reparto è stato isolato, e sono iniziati i test rapidi per i 131 detenuti e per i 54 agenti che vi operano. 

“Ho capito subito – dice Monica Ruggirello – che quella di mia padre non poteva essere una banale influenza. Oggi i carabinieri hanno bussato alla porta di casa, confermando i miei timori”. Eppure il tampone, chiesto dallo stesso Ruggirello, anche a proprie spese, è stato eseguito con colpevole ritardo. Lo avevano messo in isolamento e lo curavano con la tachipirina. Se non fosse stato per la figlia che ha smosso mari e monti, Paolo Ruggirello chissà per quanto tempo avrebbe convissuto con il virus, senza che nessuno ascoltasse la sua richiesta si eseguire il test.

E mentre Monica Ruggirello si dava da fare affinchè il padre eseguisse il tampone, il Tribunale di Trapani ha respinto l’ennesima istanza di scarcerazione presentata dai legali dell’ex deputato regionale.

“Noi – afferma Monica Ruggirello – chiedevamo che ricevesse una adeguata assistenza sanitaria e il nostro appello valeva anche per tutti gli altri detenuti e per gli agenti della polizia penitenziaria”. Coinvolto nell’operazione antimafia Scrigno, Paolo Ruggirello è stato rinviato a giudizio con l’accusa di associazione mafiosa. Adesso, però, a preoccupare i familiari sono le sue condizioni di salute.