Trapani, questa mattina, ha ricordato le 6 mila vittime del bombardamento del 6 aprile 1943. La cerimonia si è svolta davanti al monumento ai caduti di via XXX Gennaio, nelle adiacenze del Palazzo di giustizia.
A fare da cerimoniere, il maestro Claudio Maltese. Presente il sindaco Giacomo Tranchida, il comandante della polizia municipale Mario Bosco, il parroco della chiesa di San Pietro, don Giuseppe Brucculeri.
Dopo la deposizione di una corona d’alloro, Vito Burgarella, con la sua tromba, ha scandito le note del Silenzio. “Siamo qui – ha detto Giovanni Barbiera, presidente della sezione provinciale dell’associazione nazionale Vittime civili di guerra – non solo per i morti del 6 aprile del 1943, ma anche per le vittime della pandemia. Anche oggi stiamo combattendo una guerra contro un nemico in visibile”.
“Da quelle macerie – ha dichiarato Giacomo Tranchida – Trapani è ripartita. Sarà così anche oggi”. Poi l’ennesimo appello ai cittadini: “Restate a casa perché l’epidemia non è finita, ma se tutti rispettiamo le regole riusciremo a limitare il contagio e, poi, a risorgere".