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09/04/2020 18:00:00

Sicilia, dalla Regione primi fondi ai bisognosi. Misure anticontagio per le case di riposo

E' stata già avviata l'erogazione delle somme stanziate dal governo Musumeci per l'assistenza alimentare a favore delle famiglie disagiate per l'emergenza Covid 19.

Il dipartimento della Famiglia, infatti, sta completando l'emissione dei mandati di pagamento a favore dei Comuni siciliani che hanno già sottoscritto l'Atto di adesione. Le risorse dovranno essere destinate “prioritariamente ai nuclei familiari che non percepiscono alcuna altra forma di reddito e alcuna altra forma di assistenza economica da parte dello Stato, compresi ammortizzatori sociali e reddito di cittadinanza”.

La procedura di utilizzo dei fondi è stata velocizzata e semplificata al massimo dagli uffici e a riguardo ha fatto chiarezza anche l'assessore alle Autonomie locali, Bernardette Grasso, che con due circolari ha superato i dubbi sollevati dall'Anci-Sicilia in merito alla procedure amministrativo-contabili per l'utilizzo delle somme stanziate dalla Regione. L'assessore ha infatti chiarito che in base al quadro normativo vigente i Comuni, proprio in ragione dello stato di emergenza connesso all'epidemia da Covid 19, possono operare con modalità semplificate, in deroga alle ordinarie procedure in materia di appalti pubblici e possono procedere, in esercizio provvisorio, con delibera della giunta all'approvazione delle necessarie variazioni di bilancio.

Per rendere ancora più produttiva la comunicazione tra Regione e Comuni, sulla pagina web del dipartimento della Famiglia verrà istituita una sezione Faq per eventuali chiarimenti in merito alle procedure di erogazione delle risorse ai beneficiari finali. Un'iniziativa che si aggiunge alla linea telefonica diretta dedicata ai sindaci, attiva fin dall'inizio dell'epidemia in Sicilia.

«Stiamo facendo tutto in tempi più che rapidi - sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - anche perchè abbiamo ben chiaro che qui è in gioco il sostentamento di migliaia di famiglie alle quali va garantita subito la possibilità di acquistare beni di prima necessità: alimenti, medicine, ma anche prodotti per l’igiene personale e domestica, oppure una bombola del gas per cucinare. Presto sarà messa a disposizione dei Comuni anche l'altra tranche delle risorse, che ammonta a settanta milioni, fino al completamento dei cento milioni stanziati. Tutti coloro che a causa della pandemia hanno visto d'un sol colpo azzerarsi qualsiasi forma di guadagno, dovranno avere la possibilità di resistere dignitosamente, finchè l'emergenza non sarà rientrata: la Regione resta al loro fianco. A queste si aggiungeranno le iniziative che dovranno arrivare da parte dello Stato».


Qui la tabella con la ripartizione ai vari Comuni dei primi trenta milioni destinati alle famiglie siciliane disagiate.
 

Misure speciali per le case di riposo siciliane. E' una delle nuove azioni di contrasto e prevenzione messe in atto dall'assessorato regionale alla Salute per contenere ulteriormente ogni forma di possibile contagio dal Coronavirus in strutture destinate a persone già oggetto di altre precise disposizioni. Se in tutta la Sicilia appare evidente il sensibile rallentamento dei contagi, per gli esperti è necessario tenere alto il livello d'attenzione e non allentare la guardia.

Nello specifico, per le case di cura, oltre ad un vademecum, sono previsti dei controlli e degli screening periodici su ospiti e personale attraverso il tampone o test sierologici. Inoltre in ciascuna struttura sarà necessario individuare un responsabile del biocontenimento che avrà il compito di sovrintendere a tutte le azioni di prevenzione come, ad esempio, garantire la tracciabilità degli operatori sanitari e di tutto il personale.

Proprio i dipendenti dovranno essere formati anche sul corretto uso e smaltimento dei dispositivi di protezione individuale ed andranno implementate anche le pulizia delle strutture. Fra le misure adottate anche il divieto assoluto di visite dall'esterno di parenti e conoscenti e l'organizzazione di attività ludiche e ricreative e la somministrazione dei pasti in ambienti comuni.

La misura, che trae spunto da un'articolata relazione redatta da Giuseppe Nunnari, Emmanuele Venanzi Rullo (Università di Messina), Bruno Cacopardo e Manuela Ceccarelli (Università di Catania), incoraggia le case di cura ad adoperare le tecnologie digitali, come le videochiamate mediante smartphone e tablet, per assicurare il contatto tra gli ospiti e i loro familiari. Il vademecum sarà inoltrato alle case di riposo censite.