"Io rustu a casa piccazzimiei' è il messaggio che Cateno De Luca ha diffuso con gli altoparlanti. Si è preso due esposti e il biasimo dell'arcivescovo durante l'omelia.
Come fa "Scateno" De Luca a fare parlare di se, ora che è tutto fermo in Sicilia e non ha dirette sui social da fare? Facile: fare gli auguri di Buona Pasqua ai poveri cittadini di Messina, con tanto di parolaccia.
Durante l'omelia di ieri anche il Vescovo di Messina ha contestato il primo cittadino per la scelta di aver inserito una parolaccia nell'invito ai messinesi di rimanere in casa diffuso tramite altoparlante da un'auto che ha percorso Messina da nord a sud.
Nel mirino la frase "io rustu a casa pi cazzi mei". Una frase che non è piaciuta neanche a tanti messinesi che hanno addirittura presentato due esposti. Ad ammonire De Luca anche il Garante dell'infanzia e il segretario del Cpo dell'Ordine degli avvocati.
"È una vergogna, una vergogna", lo ripete due volte, e chiede che chi veicola messaggi volgari chieda scusa, perché non possono essere associati agli auguri di una buona e santa Pasqua.
"Sono amareggiato - prosegue monsignor Accolla -, il popolo messinese non merita questi toni".