Dopo le polemiche per la fila separata davanti ad un supermercato, una riservata agli avventori, l’altra ai bisognosi, per ricevere i buoni-spesa, dal Comune di Trapani arrivano i chiarimenti.
“Tale azione – spiega il sindaco Giacomo Tranchida – non è riconducibile ad alcuna pianificazione operativa voluta dall’Amministrazione Comunale che , peraltro , proprio per evitare assembramenti e la fila per il “pane” non a caso ha predisposto l’erogazione dei buoni direttamente negli esercizi commerciali”.
“L’accaduto, - prosegue - che si ribadisce assolutamente deprecabile è stato frutto di decisione autonoma del punto vendita, presa in modo affrettato (anche se probabilmente in buona fede) affinchè non si creassero assembramenti e fossero velocizzati gli atti propedeutici (dichiarazioni da sottoscriversi per ritiro del buono spesa e mascherine). Rimane evidente che sia assolutamente necessario e indispensabile garantire la privacy dei cittadini, che in numero superiore alle previsioni hanno bisogno del sostegno pubblico”.
“Infatti – spiega il primo cittadino - al momento della comunicazione dell’ammissione al beneficio, fatta direttamente al cittadino, abbiamo raccomandato orario e punto vendita in maniera scaglionata per motivi di sicurezza e anche di privacy, indicando delle fasce orarie in cui ci si può recare al front Office del supermarket. Viviamo tempi strani e difficili, dove siamo chiamati ad approntare soluzioni che diano il miglior risultato per questa strana condizione, cercando di sbagliare il meno possibile ma rispondendo all’esigenza primaria di essere veloci, atteso la natura della richiesta d’interventi”. Poi una nota polemica: “Prendiamo al pari nettamente le distanze dalle strumentalizzazioni da parte di alcuni consiglieri comunali che, alcuni per poca conoscenza delle procedure, altri per dimostrare di esistere, altri ancora pur nella legittimità del ruolo svolto, invece di approfondire il tema, sono cascati forse ingenuamente in provocazioni ammantate di buonismo su FB, e hanno preferito pilatesche fughe in avanti con posizioni che riteniamo assolutamente personali e che non ci riguardano”.
“Le polemiche sterili – conclude Tranchida - non risolvono i problemi, ma piuttosto la consapevolezza della grande responsabilità cui siamo tutti chiamati, con la necessità di andare tutti nella stessa direzione. Quanto prevede per fare chiarezza e ricondurre a verità , anche se amara , quanto ieri verificatosi rispetto invece ad un sistema ormai collaudato da oltre 10 giorni che non ha provocato problematiche in decine di supermercati e per migliaia di beneficiari del buono spesa”.