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23/04/2020 19:41:00

Marsala, multa di 400 euro per un nastro mancante nel negozio. Giovanni Lamia fa un video e scrive al Sindaco Di Girolamo

 Una multa di 400 euro perché, dopo 45 giorni di stop, alla riapertura del negozio, non ha il nastro di sicurezza, necessario con l'emergenza Coronavirus.

E' questo ciò che è accaduto e che racconta in un video il commerciante di Marsala, Giovanni Lamia, titolare di una cartoleria e negozio di giocattoli in via Dante Alighieri.

Amareggiato per il difficile momento di crisi che si sta vivendo, lo è ancora di più per quanto gli è accaduto. Lamia con una lettera aperta si è rivolto al sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, per portarlo a conoscenza di quanto accaduto e per dire che i "cittadini al momento si sentono umiliati".  Qui sotto la lettera completa inviata al sindaco di Marsala e anche un breve filmato in cui racconta il fatto:

"Caro Sindaco, sono un commerciante di Marsala (Fantasy giocattoli in Via Dante Alighieri n°101, Marsala) che pur essendo in possesso di P. IVA non percepisce la quota di euro 600,00 previsti, secondo disposizione dello Stato, ai possessori di P. IVA. Mi è stato riferito che non mi spettano perché la mia risulta essere una cooperativa, ma perdonatemi se i toni qui diventano accusatori noi a casa non abbiamo diritto a mangiare? Comunque, non è questo il motivo della mia lettera per lei. Le scrivo per portarla a conoscenza di un fatto avvenuto oggi di cui sono molto amareggiato. Secondo le disposizioni del nostro Presidente G. Conte a partire dal 14 aprile 2020 è prevista l’apertura di alcune attività, tra cui le cartolibrerie. Io non mi occupo solo di giocattoli e infatti ho un reparto cartolibreria che mi permette di tenere aperta la mia attività. Dopo 45 giorni di chiusura, ho aperto il mio negozio, ovviamente lavorando esclusivamente con il reparto cartolibreria. Oggi, 21 aprile 2020, alle ore 10:00 circa si presentano al negozio i vigili urbani che per un nastro mancante tra i reparti mi scrivono una multa di euro 400,00. Questa sera mi toccherà servire questa multa per cena ai miei figli che ormai non sanno più a cosa rinunciare e che non avranno cosa mangiare fino a giorno 4 maggio 2020, giorno in cui si spera riapriranno le attività. Da padre mi vergogno di dover far vivere questa situazione in casa e l’unica soluzione è quella di essere disoccupati per chiedere il reddito di cittadinanza ed è quello che ho intenzione di fare da domani perché la verità è che lo Stato vuole aiutare solo chi non vuole lavorare e non tutela o aiuta i veri lavoratori e tutta la gente che davvero vorrebbe farlo. Signor Primo Cittadino, la invito ad andare oltre le navi da crociera e iniziare a osservare i problemi dei suoi cittadini che al momento si sentono soltanto umiliati".

 Giovanni Lamia