Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
27/04/2020 07:15:00

Festa della Liberazione. Ecco com'è andata in provincia di Trapani

 Una splendida giornata di passione, di memoria questo 25 aprile, Festa della Liberazione, reso ancor più significativo per il dramma del Covid19, ma per questo assume ancor più di valore.


In provincia di Trapani è stato un 25 Aprile che – dichiara il presidente dell'Anpi provinciale Aldo Virzì - “non è stato certamente sporcato dall’ignobile gesto della squadraccia fascista che a Marsala ha lordato la targa ricordo che, nel Parco del Salato, riporta i nomi di tre eroiche partigiane: Francesca Alongi, Bice Cerè e Grazia Meningi. Non è la prima volta che a Marsala i fascistelli locali tentano di farsi notare con gesti che denotano tutto lo squallore delle persone e delle idee che professano. Non si illudano, non temiamo le loro bravate, piuttosto ci rivolgiamo ancora una volta alle forze dell’ordine perché questi vigliacchi vengano individuati e puniti”.
“Grande è stato il successo di questa giornata, oltre le più rosee aspettative. Ben 16 comuni hanno accolto il nostro invito a celebrare con l’ANPI la giornata della Festa della Liberazione. Li vogliamo ringraziare ad uno a uno, ci permettiamo di ricordarli: Trapani, Erice, Paceco, Marsala, Mazara, Custonaci, Campobello, Alcamo, Valderice, Favignana, San Vito Lo Capo, Castellamare del Golfo, Castelvetrano, Gibellina, Santa Ninfa, Salemi. Una decisione quella degli amministratori che conferma lo spirito democratico che li anima, la grande condivisione ai valori antifascisti che li ha determinati a raccogliere l’invito”.
L’ANPI esprime grande soddisfazione per questa giornata che ripaga il lavoro dei tanti compagni che da settimane l’hanno preparata producendo video, slide e altro materiale che ha trasformato Trapani in particolare, ma tutta la Provincia, in una grande piazza virtuale. “Tocca a Noi dell’ANPI raccogliere questo successo e continuare nel nostro cammino che non è solo di memoria, essenziale; ma anche di difesa dei valori della Costituzione antifascista nata dalla Resistenza”.

MARSALA
Amministrazione e Consiglio comunale, assieme alla locale Sezione Anpi, hanno celebrato a Marsala il 75esimo Anniversario della Liberazione. In Largo San Gerolamo, il sindaco Alberto Di Girolamo, il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano e il presidente dell’Anpi Pino Nilo hanno osservato un momento di raccoglimento davanti la lapide commemorativa dedicata ai Partigiani. Qui è stata deposta una Corona d’Alloro delle Istituzioni comunali, con accanto la Bandiera Italiana dell’Anpi.
Il sindaco Di Girolamo: “Anche in una giornata così particolare, era doveroso ricordare chi ha combattuto per la liberazione dell’Italia. La nostra Nazione oggi è libera grazie ai tanti Partigiani che hanno dato la propria vita per liberarci dal nazifascismo. Vivere in uno Stato democratico è anche una conquista quotidiana, un valore da tutelare, un impegno. Lo dobbiamo ai nostri padri, ai nostri nonni che hanno lasciato alle nuove generazioni un Paese libero da dittature. Non dimentichiamolo mai”.
Il presidente del Consiglio Sturiano: “Quel 25 Aprile del 1945 non può passare inosservato anche in una situazione di emergenza qual è quella che stiamo vivendo. Tutti siamo chiamati a riflettere sul triste e drammatico periodo della seconda guerra mondiale, sulla anelata e successiva liberazione, sui conseguenti valori incarnati poi nella nostra Costituzione. Principi che vanno salvaguardati, contro ogni tentativo antidemocratico”.
Il presidente dell’Anpi Nilo: “Una grande tristezza nel ricordare i nostri caduti per la libertà e che ci consentono di vivere in democrazia. Ma sono anche triste nel vedere questa piazza così vuota per i motivi che tutti sappiamo. Ed è proprio in segno di rispetto per le migliaia di vittime del virus che oggi il Tricolore dell’Anpi è listato a lutto. E' la Festa della Liberazione da cui deriva la nostra Costituzione e lo Stato democratico. Il giorno del ricordo di un 25 Aprile  in cui partigiane e partigiani scesero dalle montagne, dalle colline ed entrarono nelle città per liberarle dalla presenza nazifascista. Ringrazio il sindaco Di Girolamo e il presidente Sturiano che, seppur in emergenza sanitaria, non hanno voluto mancare all’impegno etico di deporre una corona alla lapide dei caduti marsalesi. Questo virus, tuttavia, che mette in ginocchio il nostro Paese e il mondo intero, non potrà cancellare la memoria del sacrificio di quanti hanno anteposto l’amore per la democrazia e la libertà alla propria vita”.

MAZARA
Anche a Mazara del Vallo, cerimonia ristretta per ricordare la Liberazione dal nazifascismo. “Insieme al vice presidente dell’A.N.P.I., Leandro Bianco, abbiamo celebrato in maniera sobria, il 75° anniversario della Festa della Liberazione innanzi al Monumento “al Milite Ignoto” sul lungomare Mazzini e deposto una corona di fiori, in ricordo di tutti i partigiani mazaresi. Una commemorazione in forma strettamente riservata, senza autorità civili, militari e religiose, senza la banda musicale in giro per le vie del centro cittadino, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza e di prevenzione legati all’emergenza Covid-19”, ha dichiarato il sindaco Salvatore Quinci.


CAMPOBELLO DI MAZARA
«Oggi si celebra il 75esimo anniversario della liberazione dell’Italia dal regime nazi-fascista, un’occasione di riflessione profonda sul sacrificio di tanti uomini che hanno dato la vita per l’affermazione della libertà, della dignità umana e della democrazia. Dopo 75 anni, a causa della pandemia, l’Italia è tornata nuovamente a vivere un periodo drammatico e doloroso e, mai come adesso, dal dopoguerra, le parole “resistenza” e “libertà” si riempiono di valore e di significato nella vita di ognuno di noi. La data del 25 aprile ci ricordi soprattutto che il nostro è un popolo capace di lottare e di rinascere, vincendo anche questa battaglia contro un nemico insidioso che prende il nome di Coronavirus.

Uniti, come abbiamo dimostrato di essere soprattutto in questi ultimi mesi, cari concittadini di Campobello, supereremo anche questo brutto momento e, insieme, ripartiremo dal nostro bellissimo territorio e dalle nostre risorse per ricostruire il nostro futuro».

È stato questo il messaggio pronunciato dal sindaco Giuseppe Castiglione durante la cerimonia di celebrazione del 25 aprile, che si è tenuta all’interno della villa comunale, nel massimo rispetto delle misure di sicurezza fornite dal decreto del presidente del Consiglio dei Ministri.

Durante la cerimonia, alla quale sono stati presenti anche il vicesindaco Antonino Accardo e il signor Epifanio Napoli, in rappresentanza dell’ANPI provinciale, come da tradizione, il sindaco ha deposto una corona d’alloro al Monumento ai Caduti.

Nel suo messaggio, inoltre, il Sindaco ha ricordato in maniera particolare Salvatore Bono, eroe di guerra, insignito nel 1947 della medaglia d’oro al valor militare per aver resistito contro l’attacco di 70 militari tedeschi. Al valoroso concittadino, deceduto nel 2000, in occasione del centenario della sua nascita l’Amministrazione comunale dedicherà la nuova piazzetta situata all’angolo tra la via Crispi e la via Umberto I (ex circolo nuovo).

A conclusione del suo intervento, il Sindaco ha letto un significativo testo scritto dal concittadino Melchiorre Romano e intitolato “Ciao 25 Aprile!” il cui contenuto invita a riflettere sull’importanza anche simbolica di questa data. “Il primo motivo per cui festeggio il 25 aprile è prettamente storico – scrive Romano - Perché il 25 aprile, a distanza di 75 anni, consente di lottare per salvare delle vite, anche una, una sola. Ciao, 25 aprile: vessillo, domani e per sempre, di lungimiranza e solidarietà. Ammainate le bandiere dell’odio, ritirate le spade della violenza. Orgogliosi e mai sazi di libertà ed umanità issate, alta nel cielo ed in profondità nei vostri cuori, la bandiera del 25 aprile».